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Storia di galli e cinghiali.

Creato il 30 gennaio 2015 da Scurapina

Esistono diverse interpretazioni dell’etimologia del nome “Mediolanum”, secondo alcuni significherebbe “in mezzo alla pianura”, secondo altri “in mezzo alle acque” (vita la presenza di Lambro, Seveso e Olona), esiste poi una leggenda molto antica, magari storicamente improbabile, ma suggestiva: la leggenda del gallo Belloveso e della “scrofa semilanuta”.

La leggenda risale più o meno al 600 a.C., quando l’Italia settentrionale fu invasa dai  Galli guidati da  un celebre condottiero: Belloveso (il quale, nei ritagli di tempo, avrebbe dato il nome anche a Bellagio).

Il  guerriero ebbe in sogno una visione inviatagli dalla dea Belisama: un animale magico, una scrofa di cinghiale con  il pelo molto lungo sulla parte anteriore del corpo gli avrebbe indicato il luogo più adatto per fondare una ricca e operosa città.

Si può immaginare quale fu il suo stupore quando, in mezzo ad una pianura fertile,  proprio sotto un biancospino (che, per inciso, è la pianta sacra a Belisama) si imbatté, guarda caso, nell’animale magico del sogno:  la “scrofa semilanuta”.

Belloveso decise di fondare la sua città nel punto in cui aveva trovato l’animale e di chiamarla Mediolanum cioè “semilanuta” (medio-lanum stando all’etimologia riferita alla leggenda).

Anche se probabilmente si tratta solo di una storia molto fantasiosa la “scrofa semilanuta” è diventata uno dei simboli di Milano e fa bella mostra di sé su una parete della loggia dei mercanti.

Milano - Gennaio 2015

 


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