03/10 – Ore 20:12 - Assolti per non aver commesso il fatto. Raffaele Sollecito e Amanda Knox non hanno ucciso Meredith Kercher. Lo ha stabilito la Corte d’assise d’appello di Perugia, dopo poco meno di quattro anni passati in carcere. I due sono sono stati subito scarcerati, poiché Amanda ha già scontato i tre anni inflittigli per aver calunniato Patrick Lumumba. Raffaele è già arrivato nel suo paese d’origine, Giovinazzo, mentre Amanda tornerà subito negli Stati Uniti.
La prima pagina di ieri sera di un noto giornale online italiano inizia con questo articolo interamente dedicato alle vicende di Perugia sull’omicio di Meredith Kercher.
Ma alla fine se Rudi Guede non ha commesso il fatto perché è stato condannato, tramite rito abbreviato, a sedici anni di carcere per “concorso” in omicidio; e i due ragazzi hanno avuto l’assoluzione piena da tutte le colpe poichè, socondo il tribunale del riesame, non hanno commesso il fatto allora la domanda che sorge spontanea è: “Chi ha ucciso brutalmente Meredith?” Boh! Forse Rudi, forse nessuno. C’era un movente sessuale a seguito dell’omicido, infatti la corte suprema sancì: ” Meredith è stata vittima di un forza brutale e prevaricatrice di una plurima, collettiva condotta che rivela nei suoi tristi protagonisti la volontà orgiastica di dare sfogo agli impulsi criminali più perversi. “
La malagiustizia italiana non è riuscita e, forse, non riuscirà mai ad imprigionare un accertato colpevole, o colpevoli, di questa vicenda. Sembra che un gruppo non noto di ragazzi, con impulso animale, abbia cercato di violentare e, successivamente, uccidere Meredith. Ma dopo quattro anni le indagini, le testimonianze e le perizie scientifiche non son riuscite a trovare un colpevole se non quel ragazzo nero che, furbamente, ha accettato il rito abbreviato dimezzando una pena lunga e maledetta. Ma se Rudi ha assistito al delitto allora chi è che ha impugnato quel maledetto coltello ed ha inferito su Meredith con un taglio netto alla gola? Il maggiordomo? Un fantasma? Non credo che il film “Paranormal Activity” abbia qualche attinenza al caso.
E poi le curiosità sono multiple. Ci son processi in Italia che durano anni (Vedi il caso di Ustica, 21 anni per aver un risarcimento e trovare un giusto colpevole: i dicasteri della difesa e dei trasporti italiani che non hanno garantito la sicurezza del volo. Oppure i processi pluriennali dei politici corrotti incastrati tramite intercettazioni e con i casi archiviati grazie a leggi ‘ad personam’), mentre in quattro anni si è arrivati già alla sentenza d’appello, e sorprendentemente senza un colpevole. A questo punto inizio a fantasticare stilando teorie illuministiche.
Quanto ha influito la campagna mediatica che hanno sostenuto gli Stati Uniti d’America (circa 3 mln di Euro spesi) affinché l’immagine di Amanda risulti illibata perseverando la sua innocenza con la conseguente scarcerazione? Difatti il governo americano si è complimentato con la giustizia italiana per aver gestito in maniera esemplare un caso così particolarmente complicato. C’entra qualcosa l’alleanza politica molto stretta tra il governo della casa bianca e quello di palazzo Chigi? Gli Usa non hanno mai voluto la Knox in carcere, e di certo un braccio di ferro sulla vicenda tra i due governi non giovava a nessuno.
Ed ora, ovviamente, c’è da aspettarsi che Amanda non procrastinerà il suo rientro restando in Italia in attesa di un sicuro ricorso in cassazione. Probabilmente in questo istante siederà beatamente sul sediolino di un aereo di linea diretto a Seattle sicura di non rimettere mai più piede in Italia per il resto della sua vita e con in tasca contratti milionari per le parole che usciranno attraverso le sue labbra.
E poi perchè Amanda, inizialmente, ha accusato Patrick Diya Lumumba se si riteneva completamente estranea ai fatti? Qui gatta ci cova!
E intanto anche Raffaele è tornato alla sua vita, ai suoi studi.
E questo diventerà, probabilmente, soltanto l’ennesimo caso di magistrati che non han saputo indagare a dovere.
La verità, forse, è nel mezzo. Citando Manzoni:
Ai posteri l’ardua sentenza.
Non voglio accusare nessuno, né puntare il dito verso i ragazzi coinvolti in questa storia, mi limito a commentare le vicende che hanno seguito altre decine di milioni di persone. L’unica cosa certa in questa storia senza colpevoli è che una notte del 1° Novembre 2007 una ragazza, Meredith, è morta senza un valido motivo. I dubbi che emergono in questa vicenda son più che legittimi.
RudiExperience