Non è così frequente che un fotografo affidi a un suo scatto una sorta di summa del suo percorso artistico. Alfred Stieglitz, che dell’arte fotografica è stato uno dei primi grandi esponenti, amava ricordare l’immagine che vi presento oggi come la migliore da lui mai prodotta. Giunse ad affermare, poco prima di essere chiamato Lassù dove immagino stia scattando fotografie con panorami mozzafiato:
“Se si perdessero tutte le mie foto e io fossi ricordato solo per Il ponte di terza classe, sarei soddisfatto” Prima di goderci questa immagine storica, un minimo di contesto. Da un punto di vista storico, la fotografia stava attraversando un momento delicato: era schiacciata fra i pittorialisti, che le conferivano dignità solo accompagnandola a larghe modifiche pittoriche, è una generazione di nuovi artisti intenti a cercare di comprenderne e svilupparne l’unicità. Il buon Stieglitz si trovava sulla SS Kaiser Wilhelm II, uno dei più lussuosi transatlantici in viaggio per il globo in quel benedetto 1907. Viaggiava naturalmente in prima classe, e altrettanto naturalmente munito di macchina fotografica (una RB Auto Graflex) e di sguardo esploratore. All’improvviso, una scena perfetta si cristallizzò davanti al suo sguardo: le famiglie che viaggiavano in terza classe erano uscite a prendere un po’ di aria sul ponte, è solo una passerella le divideva dai più fortunati. Corsa in cabina a premere la Graflex, preghiera che nulla sia cambiato e… Click.