Magazine Cultura

Storia di una ladra di libri - markus zusak

Creato il 13 gennaio 2015 da Amichescrittrici
STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI - MARKUS ZUSAK
La narratrice di questa storia è la morte, in un periodo storico come quello della Seconda Guerra Mondiale, di certo una protagonista.
E' questa misteriosa figura femminile che raccoglie anime, infatti, a raccontare la storia della bambina che rubava libri, Liesel.
La madre di Liesel è costretta ad affidarla, assieme al fratellino, ad una coppia tedesca solo che, dopo un estenuante viaggio solo Liesel arriverà a casa di Rosa e Hans.
Liesel è tormentata dal ricordo di suo fratello, Rosa la tratta con disprezzo come fa con tutti ma, almeno Hans si comporta con lei come un padre affettuoso e questo le è di conforto assieme ad un libro trovato trovato per caso e che tiene di nascosto. E' un libro per necrofori, un po' macabro, specie per una bambina ma Liesel ci tiene tantissimo ad esso, il primo di una serie di libri "rubati". Liesel ha difficoltà a leggere e sarà suo padre Hans ad aiutarla nelle notti insonni, fino a diventare col tempo una lettrice accanita e di ogni genere.
Le giornate di Liesel scorrono abbastanza uguali tra scuola, consegne del bucato e giochi col vicino Rudy fino all'arrivo di Max, un ebreo che cerca protezione. Hans era stato salvato da suo padre durante la prima guerra mondiale e ora egli cerca di ripagare il suo debito accogliendolo in casa, nonostante il grave pericolo.
Qui la storia inizia a farsi più interessante, in una Germania nazista dove gli stessi tedeschi erano costantemente sotto tiro.
La morte si troverà a passare molto vicina a Liesel ma, la coglierà solo da anziana. Peccato che nel frattempo l'abbia privata della sua vita e l'abbia catapultata in un'altra ancora.
Qualcuno di voi l'ha letto e/o visto il film? Io mi aspettavo qualcosa in più dal libro, molto lungo e a volte dispersivo mi sembra che lasci poi non approfondite alcune cose importanti. Magari vedrò il film, per vedere se rende meglio.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :