Per l'occasione verrà aperta al pubblico, a tarda sera, anche la storica Chiesa di Santu Tenneru, questo l'antico nome del vescovo Cagliaritano Avendrace, martirizzato durante le spietate persecuzioni anticristiane condotte dagli antichi Romani e sepolto sotto la chiesa attuale.
La chiesa, recentemente ristrutturata, aprirà i suoi battenti in una apertura straordinaria sul filo della memoria.
Così, dalle ore 19 alle 21, in due ore di passeggiata, quanti si ritroveranno davanti alla Croce Giurisdizionale all'angolo tra piazza Trento e viale Sant'Avendrace, potranno partecipare ad una passeggiata culturale sul filo della memoria, ripercorrendo le tappe del vescovo Sant'Avendrace, martire cagliaritano.
Lo storico borgo di pescatori, ai piedi della necropoli di Tuvixeddu che nel tempo ha perso la sua fisionomia, sarà meta di una escursione culturale nel cuore della città: tra le varie tappe, verranno visitate la Grotta della Vipera e la comitiva di partecipanti potrà osservare altre antiche sepolture puniche e romane.
All'evento ideato dalle associazioni Cavità Cagliaritane e Amici di Sardegna con l'obiettivo di far riappropriare delle antiche tradizioni e dei connotati cittadini, i cagliaritani di oggi e di ieri,
parteciperanno esperti di storia e archeologica, poeti e scrittori.
Verrà illustrata la storia dell'area fenicio-punica che fu abitata sin dall'antichità e si parlerà della strada romana (la Kalaribus Turrem) che, fin dai tempi dei Romani, collegava Porto Torres con Cagliari: nel percorrerla molti scrittori e viaggiatori ottocenteschi scrissero che al loro tempo erano ancora visibili lungo lo sterrato del viale cocci di piatti e tessere di mosaico di periodo romano, dai quali si può immaginare che già vi fossero abitazioni, anche patrizie.
Spazio alle leggende: sa musca maccedda a protezione dei tesori e l'illustrazione di alcuni manoscritti che descrivono la Chiesa di Sant'Arennera e la Grotta della Vipera, nel 1600 abitata e nota con il nome di "cripta serpentum".
La passeggiata si snoderà in un percorso lungo un chilometro, dedicato a grandi e piccini: verrà anche illustrata la storia della devastazione ad opera dei Pisani di Santa Igia, l’antica capitale del Giudicato di Cagliari e del colle Tuvixeddu, quando la zona fu occupata dai sopravvissuti all'attacco.
Poi, nell'Ottocento, a Sant'Avendrace "vi abitavano le famiglie dei pescatori del vicino stagno". Purtroppo, delle loro case ad un solo piano disposte a schiera e chiuse da un tetto a capanna, resta poco. E qual poco, verrà raccontato con dovizia di particolari, sulle orme della storia per rinfrescare la memoria.
Per informazioni: www.sardegnasotterranea.org
Appuntamento sabato pv, 30 giugno, alle ore 19 in Piazza trento, davanti all'obelisco con la Croce santa, nei pressi del liceo classico Siotto.