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Storie dal "libro rosso": pastore e fiorello

Da Gullclouds
Oggi vi propongo un'altra storia tratta dal "Libro Rosso", ideato da "Chiliamacisegua" per raccogliere le testimonianze di tutti coloro che hanno contribuito con le loro storie a denunciare fatti e a salvare la vita di numerosi animali. Colgo l'occasione per ricordare che ognuno di noi può contribuire al Libro Rosso inviando a  [email protected] una propria testimonianza o una propria storia. Chiliamacisegua ne ha raccolte già tante e tra quelle che mi sono state trasmesse via e-mail  ho scelto la storia di "Pastore e Fiorello"... due bellissime creature salvate dagli orrori del canile di Cicerale!
LA STORIA DI PASTORE E FIORELLO
Questa è una storia, che è più di una storia.
E’ un appello, perché i protagonisti cercano ancora un lieto fine.
Ma è molto, molto di più. E’ un simbolo, una denuncia, un grido di rabbia, un emblema. Sì, un emblema. Di quanto succede ancora nella nostra bella Italia e che migliaia di segnalazioni indignate sono riuscite finora solo a scalfire in superficie.
I protagonisti: Pastore e Fiorello. Due disgraziati fra i disgraziati, anonime presenze nell’inferno del canile lager di Cicerale.
Nel box da cui non uscivano mai, ignari dei fili d’erba e del mondo, Pastore e Fiorello avevano solo l’uno per l’altro.
Inseparabili. Pastore, malfermo sulle zampe, si era assunto il ruolo di cane guida per il compagno Fiorello, completamente cieco secondo quanto dichiarato dal gestore e dalla Asl.
Questi, disperato, sbatteva la testa contro le sbarre e abbaiava a perdifiato per attirare l’attenzione: così è stato trovato da alcuni volontari entrati nel canile lager dopo infinite peripezie e rinvii di cui si deve ringraziare l’ufficio Asl competente.
Insieme, ancora una volta, Pastore e Fiorello sono stati portati fuori.
Nella sua vecchiaia Pastore era stato pure definito un cane aggressivo, perché si sa, i gestori di molti canili le tentano tutte pur di non dare i cani in adozione.
Invece lui, che per anni ha aiutato il suo amico cieco Fiorello, è un cane dolcissimo, che lecca la faccia a chiunque gli si avvicini e che, nonostante le violenze subite in quell’inferno, non ha perso la fiducia negli uomini.
Perché gli animali insegnano sempre, anche in questa storia.
Oggi hanno trovato rifugio in una pensione dove sono stati finalmente curati; avevano i valori della leishmania a livelli altissimi, ma ora con le medicine appropriate questa patologia è sotto controllo, mentre Fiorello grazie ad un’operazione agli occhi che nella sua vita precedente non era mai stata neppure presa in considerazione, ha riacquistato la vista.
Avete letto bene: il cane che era stato dichiarato cieco, ora ci vede completamente, da entrambi gli occhi!
Non potete immaginare cosa sia stato guardare Fiorello aprire gli occhi, assistere al suo stupore mentre vedeva per la prima volta l’erba e tutto quello che si era perso fino ad ora. Fiorello non era cieco come l’avevano definito l’Asl Sa 3 e Cafasso stesso, Fiorello aveva un’infezione agli occhi che ne ha causato la cecità perché DENTRO AL CANILE DI CICERALE NON ERA MAI STATO VISITATO, TANTOMENO CURATO DALL’ASL.
Che sia chiaro a tutti, se i gestori di molti canili persistono in comportamenti ignobili nonostante segnalazioni e denunce, se gli animali non vengono curati e sono lasciati agonizzanti nei box, ciò è possibile solo grazie alla complicità o, non meno grave, all’incompetenza o inettitudine delle Asl competenti.
Che importa chi morirà? Che importa se i cani sbattono angosciati la testa contro le sbarre?
Ma il racconto non finisce qui.
Mentre prima era Pastore che aiutava il compagno a mangiare e che gli faceva da cane guida, oggi Fiorello che è molto giovane aspetta il suo amico Pastore, ed è lui che gli corre incontro e gli fa da guida.
Giocano insieme nella pensione e camminano insieme aspettandosi.
Neppure nelle più sdolcinate favole di waldysneiana ispirazione potremmo sperare in tanta ricchezza di elementi commoventi.
Senza dimenticare che l’orrore del luogo cui l’ingordigia e l’indifferenza umana li avevano destinati continua ad essere una realtà per migliaia di altre vittime.
Ecco, questa è la storia. Che chiamarla storia rimane sempre troppo poco. Perché scrivendola, l’intento immediato è quello di trovare loro casa insieme (eh sì, un lieto fine degno di tale nome prevede l’incondizionata adozione di entrambi. Una vera-adozione-del-cuore).
Ma noi sogniamo in grande: che l’appello per trovare una famiglia a Fiorello e Pastore serva a scuotere finalmente le coscienze, sia da monito per le autorità, per i cittadini tutti, per chi poteva e nulla ha fatto.
E soprattutto il recupero della vista da parte di Fiorello sia una metafora per una nuova consapevolezza, l’accettazione dell’idea che è necessario unirsi tutti in un grande progetto comune, lasciando da parte interessi personali e differenti visioni del mondo.
Solo uniti potremo davvero creare le condizioni per porre fine ad una situazione di cui Cicerale è solo il simbolo più evidente.
Una piccola nota, ma molto importante. Se ci avete letto fin qui, fate ancora un piccolo sforzo.
Nelle favole moderne, i cani non vengono salvati da un colpo di bacchetta magica: le operazioni, l’alloggio in pensione in attesa di una famiglia, i controlli e le cure, sono possibili solo grazie a generosi contributi.
Associazioni e volontari che si accollano il peso di quanto dovrebbe essere sostenuto dallo Stato e dalle amministrazioni locali.
Questa volta il ringraziamento va a Laura Pontini di Lamento Rumeno, che ha sostenuto i costi dell’operazione di Fiorello.
E nel ringraziare lei e tutti gli anonimi volontari che ogni giorno tentano di rimediare all’orrore, pazzi d’angoscia, noi ci auguriamo lo stesso che Gino Strada si augura per Emergency: che in un futuro prossimo non ci sia più bisogno di loro.
Tutela degli animali, gestione del randagismo, applicazione delle sanzioni e controlli severi sono compiti irrinunciabili dello Stato.
Non spetta ai singoli indebitarsi e vivere una non vita nel tentativo di rimediare allo sfacelo.
Siamo convinti che da qualche parte ci sarà qualcuno disposto ad adottare insieme questi due cani che hanno dimostrato di avere un’anima, ben più degli uomini che ogni giorno si vantano di averla.
Lamento Rumeno si impegna a sostenere i costi medici e veterinari a vita fornendo a chi li adotterà le medicine per la leishmania.
Per loro non ha mai chiamato nessuno e pensare che sono davvero bellissimi. Fiorello da quando ha ritrovato la vista è l’allegria in persona, è festoso, gioca con Pastore che dal canto suo è dolcissimo.
Sono due cani splendidi. Magari arrivasse l’adozione in coppia.
Per adottare Pastore e Fiorello contattate Sabina Guidotti [email protected] tel 338 6079999
Pur consci che non dovrebbe essere compito dei volontari mantenere e curare i cani liberati dai canili lager, in attesa che le Istituzioni e quanti preposti al controllo ed all’applicazione della legge intervengano, questo rimane l’unico modo per salvarne una piccolissima parte.
FOTO DI PASTORE E FIORELLO I CANI SIMBOLO DELLA LOTTA CONTRO IL CANILE LAGER DI CICERALEIN GABBIA, CON LE UNGHIE LUNGHISSIME E CON LA SOLA COMPAGNIA DI TOPI.
E APPENA SALVATI, AMMUTOLITI, SPORCHI, MALATI.


PASTORE E FIORELLO ORA!



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