La prima volta che sono stata in Grecia, a Kos nel 2006, non ero assolutamente preparata. Per fortuna ho viaggiato con un'amica che era invece informatissima in tema mangereccio e mi ha consigliato cosa prendere per non perdermi niente delle specialità greche.
Quindi eccomi qui a trasmettere tutto il mio sapere gastronomico a voi, fedeli seguaci (ah ah ah).
Io, in questa vacanza, ho mangiato tantissimo. E, come quella volta a Berlino, ci sono stati tre ingredienti che mi seguivano ovunque: feta, cipolla cruda e patate fritte. Sempre. Ovunque. Comunque. Il feta, volendo, si riesce anche ad evitarlo. La cipolla e le patatine no. E' come se avessero tonnellate di cipolla avanzata e non riuscissero a smaltirla, così te ne buttano sempre un po' sul piatto, non si sa mai che tu creda di alzarti da tavola con un alito decente. E tu sei lì e la mangi. Le patatine uguale. Te le servono anche con cose che non ne avrebbero davvero bisogno. E le mangi. Tutte. Sempre.
Detto ciò, partiamo dalle basi: lo tzatziki.
E' una salsa a base di yogurt (greco ovviamente), cetrioli e AGLIO. Tanto aglio.
Si mangia col pane normale o con il pita, il pane greco, come antipasto oppure un po' come vi pare.
A me piace tantissimo.
L'insalata greca.
Questa è facile. La cosa più sana che ho mangiato. Quando il mio fegato diceva basta, mi rifugiavo nell'insalata. Ingredienti: feta, peperoni, CIPOLLA cipollissima, pomodori, cetrioli, olive e origano.
Io i peperoni crudi non riesco proprio a mangiarli. Li lasciavo lì e amen.
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Adesso andiamo più sul pesantino.
Suà maestà il (o la, non mi è chiaro) moussaka.
E' un pasticcio (per i non veneti credo sia lasagna), però senza pasta.
'Na bomba.
Strato di patate (a volte fritte), strato di melanzane(fritte), ragù (fatto a modo loro), melanzane again, ragù e superstrato di besciamella di due centimetri. E contorno di altre patate fritte.
BUM!
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Io, sabato scorso, l'ho fatta.
UN PARTO.
Davvero, ci vuole una vita.
E fai il ragù e taglia le melanzane e fai spurgare l'acqua, e taglia le patate, friggi, salta, mescola, stratifica.
Queste tre ore più una e mezza in forno.
Un po' impegnativo.
Però era di un buono...
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Se ci sarà una prossima volta, però, la preparerò il giorno prima, appena sfornata non rende alla perfezione.
Poi abbiamo il gyros.
E' cucinato come il kebab, però è tendenzialmente di maiale.
Te lo servono, di solito, con pita, un'insalatina, PATATINE, salsina allo yogurt o tzatziki, CIPOLLA CRUDA.
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C'è la versione nel piatto oppure il pita gyros, tipico cibo da strada. Arrotolano una pita e ci schiaffano dentro tutto (anche le patatine eh).
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Il souvlaki, invece, è abbastanza sano.
E' uno spiedone di carne buonissima che può essere di agnello, più spesso maiale o pollo e, prima di essere cucinato, viene marinato in una qualche loro miscela di aromi.
Anche qui, patatine e cipolla a strafottere. Che non crediate di scappare.
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Poi abbiamo il feta al forno.
Eccezionale. E' solo formaggio cotto in forno con pomodori, origano e un filo d'olio, ma è buonissimo.
Altre specialità sono i dolmades, foglie di vite ripiene di riso o i pomodori sempre ripieni di riso.
Per me sono un no.
Non mi sono piaciuti.
Ma, secondo me, vanno provati.
Di dolce non ho mangiato molto, ma menzione d'onore a questa cosa:
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Ho scoperto che si chiama kadaifi.
Pesa una tonnellata anche se ha le dimensioni di un pasticcino.
E' ripieno di miele, noci e non so cos'altro.
Buono ma buono ma buono.
Da bere, invece, c'è l'ouzo.
Un liquore all'anice che vi aiuterà a parare giù tutto quello di cui sopra, ma che loro bevono anche come aperitivo. Addio fegato.
Poi c'è il raki, una grappa decisamente forte.
A me non entusiasma, sa proprio da grappa pura.
C'è da dire un'ultima cosa: costa tutto poco. Io non ho mai speso più di 9/10 euro per mangiare. Ma mangiare tanto. A volte più di un piatto.
Ecco, adesso siete pronti per partire per la Grecia.
Io, ve lo dico, ho preso circa 3 chili.
Lo so, sono un disastro.
Ma come si fa a non mangiare tutte queste cose? In vacanza poi.
Stasera vado a correre.
*risate registrate*