storie di ornamenti inutili

Sempre a proposito dei miei sudenti...oggi è il turno di Marta Cosio.
Ho seguito la sua tesi di laurea, con immensa soddisfazione.Storia del costume, capacità grafiche e compositive, poesia e visione si fondono in poche pagine. Il filo conduttore? Il pizzo, un pretesto per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze storiche.
Alla parte scritta, di carattere istituzionale, segue un'interpretazione molto personale, su cui voglio soffermarmi.
Ispirandosi ai "mobile" di alcuni artisti contemporanei, Marta crea una serie di particolari illustrazioni.Il pizzo diventa manifesto della sua fantasia: la ragazza abbina immagini storiche della sua famiglia ad altre visioni tratte da magazine di skateboard e inizia un paziente lavoro.L'arte al femminile del ricamo, del tessere la trama, della delicatezza fatta di "spostamenti minimi" è quello che mi ha conquistato.Marta Cosio intaglia le immagini in un gioco di spazi pieni e vuoti, dando corpo alla sua personale collezione di merletti. L'antico incontra il moderno, in maniera accattivante.