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Storie di sesso animalesco #13

Da Leragazze

Storie di sesso animalesco #13

Violenza

Ci siamo già soffermati sugli episodi di violenza sessuale tra gli animali, per esempio tra lo scimpanzé e il rospo e tra la femmina e il maschio della mantide. Esistono molti altri casi.

I toporagni, per esempio, sono tremendi. Quando scelgono una femmina di loro gradimento cominciano a provarci senza tregua. Avete presenti quelli che vi si appiccicano come carta moschicida e non vi mollano? Così. Se lei ci sta, tutto bene. Ma se ha qualche grillo per la testa, se pensa “mi merito qualcosa di meglio” e non se lo fila, ne nasce un combattimento all’ultimo sangue, letteralmente, alla fine del quale uno dei due resta a terra stecchito. E diventa anche il pasto (meritato?) del vincitore.

Per non parlare poi del camaleonte del Madagascar che è anche vittima di una natura maligna: ha una stagione di accoppiamento molto breve. Quindi si deve sbrigare, deve quagliare rapidamente, e allora si agita, si incattivisce, lotta violentemente per arrivare a combinare qualcosa con una femmina. Non solo si comporta in questo modo con i concorrenti, ma anche con le stesse femmine. Strano modo di sedurre, no? Ma in questo caso, per fortuna, le femmine che non gradiscono il maschio e il suo approccio rude, che desiderano rifiutarne le avances, gli si contrappongono e lo fanno desistere a forza di morsi. Delle vere eroine!

Invece il guppy maschio, un tipo di pesce, ti fa passare la voglia di fare sesso. Il suo organo riproduttivo, gonopodio, è una appendice esterna moooolto lunga, che tu dici beata la guppy femmina. Peccato però che durante l’accoppiamento quel coso le provoca delle infiammazioni e anche una ferita all’interno della quale verrà conservato lo sperma. O è un giro sado-maso oppure lei avrà da rinfacciare ai figli quanto si è sacrificata per loro! Non contenti, i guppy si rivolgono infoiati anche a femmine di altre specie che, poverette, non conoscendo i loro polli, vabbe’ i loro guppy, non essendo abituate a tanta irruenza, vengono colte alla sprovvista e non sono in grado di difendersi in alcun modo.

Ci sono, infine, i vermi piatti del tipo pseudoceros bifurcus. Pur essendo ermafroditi, sono soliti cimentarsi in un duello tra maschi utilizzando come spade i loro peni, che a me fa pensare piuttosto a un confronto per vedere chi ce l’ha più lungo, al termine del quale si ritrovano tutti gravemente bucherellati. D’altra parte te lo immagini il pene di un verme? Deve essere così fino fino fino che come ti tocca ti buca come fosse uno spillo.

Con questo post termina la serie sul sesso animalesco. Non strappatevi i capelli.



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