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Storie di sesso animalesco

Da Leragazze

Storie di sesso animalesco #1La Mantide Religiosa

La mantide religiosa è l’esemplificazione vivente della rischiosità dei rapporti sessuali. Quando il rapporto volge al termine o è appena finito il maschio ha ottime probabilità di ritrovarsi con la testa tra le mandibole della signora che subito gliela stacca con un morso. Forse lo fa perché non è stata abbastanza soddisfatta? Forse che il maschio non ha indugiato nei preliminari? Pensateci la prossima volta: mai fare sesso come calciatori, diritti in porta e senza mani.

Al di là di tutto, brutta esperienza per il maschio, nemmeno il tempo di accendersi una sigaretta e domandare “Cara, ti è piaciuto?” e senza poter raccontare, commentare, vantarsi con gli amici al bar. Chissà la povera madre quanto si sarà dannata per dissuaderlo: “Quella non fa per te. Lasciala perdere o te ne pentirai. Tu devi restare con mamma tua”. E lui niente, ha seguito l’istinto primordiale e via, senza pensare alle conseguenze”.

Uno studio pubblicato su The American Naturalist ci fa mettere nei panni di questi poveracci osservando che in loro l’istinto di riprodursi e quello di sopravvivere si contrappongono, per cui “approcciano le femmine con trepidazione e cercano di valutare il livello di rischio modificando il proprio comportamento per ridurre la probabilità di rimanere vittime del cannibalismo sessuale”. Che vita. E poi i nostri maschi si lamentano.

Gli Autori ci invitano anche a considerare il punto di vista della femmina che, in questo modo, ha a disposizione un nutriente pasto proteico, molto utile nella fase di produzione delle uova. E poiché i nervi dedicati alla copula sono nell’addome, staccare la testa al maschio non compromette la prosecuzione del rapporto fino alla sua fine naturale. Fare sesso con un maschio tutto genitali e niente testa: nulla di nuovo, mi pare.


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