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Storie di sesso animalesco #9

Creato il 27 settembre 2010 da Leragazze

Storie di sesso animalesco #9

Necrofilia

La necrofilia, cioè l’attrazione sessuale per i cadaveri, che  tra gli umani è una perversione, si riscontra anche tra gli animali e viene considerata un errore evoluzionistico perché implica una dispersione del seme, uno spreco che non porta alla procreazione.

Nel 2003 C.W. Moeliker vinse il premio Nobel per la biologia per aver per primo osservato un episodio di necrofilia, per di più omosessuale, in un’anatra selvatica. Chissà come si sarà eccitato. Per la scoperta scientifica, dico. Era accaduto che un povero maschio era andato a schiantarsi contro una finestra ed era morto. Poco dopo ne è arrivato un altro che si è avvicinato al cadavere che giaceva in terra e non solo si è accoppiato con lui, ma è andato avanti per almeno un’ora. Il suo pensiero probabilmente era: “Non sono un uomo, pardon un maschio, se non riesco a farlo godere. Figuriamoci se non ce la faccio. Lo farò miagolare”. Sì, vabbe’, stiamo parlando di un’anatra, ma oltre che necrofila era anche cinefila. Insomma, non mollava, doveva essere moooolto altruista. In verità, per i maschi dell’anatra episodi di questo tipo non sono affatto inusuali. Sono abituati infatti a costringere le femmine ad accoppiarsi e quando parecchi di loro convergono sulla stessa femmina questa può anche non sopravvivere all’esperienza e al maschio vincitore gli tocca di farsi una femmina morta. E ti credo che devono costringere le femmine a fare sesso, con questi modi una non è troppo invogliata a concedersi!

Necrofili sono anche i rospi e gli scoiattoli. Questi ultimi, notoriamente tra i meglio dotati dalla natura, quando copulano con un cadavere, secondo me, provano finalmente il piacere di incontrarsi con una partner che accetta di buon grado il loro amore ENORME senza divincolarsi, rifiutarsi, scappare, lamentarsi per il dolore. O procurarsi un buon lubrificante.



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