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Storie di Vita Vera: L'estate dei fiori di zucca

Creato il 11 luglio 2011 da Lazitellaacida
A 13anni, come a 18, come a 2(x) è la stessa incredibile magia. 
D'estateè tutto credibilmente possibile: persino virare dal coloritoverdo-grigiastro ad un timido color ambra.
Rivedereun ex ed essere felici di notare che non fa più male
Cantarein macchina canzoni degli anni '90 come se non ci fosse un domani. 
Pensareche la settimana comincia il venerdì pomeriggio e finisce ladomenica sera. 
ComprareDiva e Donna, A e Grazia e parlare della Satta, di Charlene e di Katecome se fossero compagne d'ombrellone. 
Prendereil sole in topless timida come un educanda delle Orsoline a pochimetri da una spiaggia di nudisti. 
Capireche sei diventata grande perché non pensi ai saldi che sonocominciati ma a metterti la protezione 30 sul viso. 
Guardarele pizzette nel piatto e sapere esattamente su quale punto dellecosce andranno a posarsi. 
Raccoglieresassi dalla battigia per distogliere lo sguardo dai nudisti. 
Metterela testa sott'acqua e non aver più paura di perdersi in spiaggiasenza gli occhiali.
Esserefelici per aver mangiato l'anguria. 
Parlarecon un'amica della prima volta. E di quella con il modellobrasiliano, di quella con Minipimer e di quella con il tizio che èandato in Afghanistan. 
Lasciarela moda nei giornali, farli sfogliare dal vento e bagnarli con legocce di mare che cadono dai capelli.
Mettersila crema nei punti dove ti sei scottata l'anno scorso e scottarsi neipunti in cui dal prossimo anno metterai la crema. 
Prendereil sole fino a farsi venire il mal di testa poi lavarsi i capelli,lasciarli asciugare all'aria e aggiungere mentalmente un mal di testada cervicale in più alla vecchiaia. 
Meravigliarsiper l'acqua calda del mare, per le lucciole in giardino, per i fioridi zucca fritti ma non unti. 
Mangiarei fiori di zucca senza pensare al bikini appeso ad asciugare. 
Trovareemozionante passeggiare per un paesello popolato solo daover 60 se a chiedertelo è uno che ti fa sentire come se avessi 13anni e l'apparecchio ai denti e lui 16 anni e la moto.
Coprirsidi Autan e scoprirsi di vestiti e vedere che con uno strato in menodi tessuto si sentono prima le emozioni. 
Prendersile ferie non solo dal lavoro ma anche dai brutti pensieri, da quelliche fanno piangere, che ti fanno guardare indietro, che ti fannopensare che ci sto a fare su questa terra se sbaglio tutto,che ti fanno pensare sempre, come ogni estate, a chi in quell'estatedel 2007 se n'è andato, da chi vuole stare vicino a qualcuno ma nonvuole stare vicino a te. 
CantareGiorgia in macchina che dice Stranoil mio destino
Guardarei guard-rail che corrono veloci e pensare se e quando si ritorneràmai da queste parti. 
Pensareal messaggio da inviare e al nome che vuoi leggere sul display delcellulare. 
Leggerei commenti al blog che dicono 'Che brutta vita devi avere' epensare che probabilmente sì, ho una brutta vita, ma ancora non cosibrutta da andare a giudicare quella degli altri. 
Leggerecommenti di nuove ragazze che arrivano sul blog e ridono di gusto diquello che scrivo e pensare a quanto cazzo è bello sapere diaver fatto ridere qualcuno. 
Pensareche alla fine, forse forse, non faccio poi così tantocagare. 
Anchecon le orecchie catarifrangenti per il sole. 
E quandoi capelli sono ancora bagnati e si profuma di dopo sole, persinoMilano è più bella.
Storie di Vita Vera: L'estate dei fiori di zucca Bolgheri, fraz. Castagneto Carducci (LI)

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