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Storiella araba

Da Gabrielabalaj

Storiella araba

Mi capita spesso di imbattermi in certe convinzioni a dire il vero quasi assurde, affermazioni del tipo: “In rete si trova GRATIS  tutto ciò di cui abbiamo bisogno a livello di informazione”; “In internet tutto è di tutti!” oppure “Su You Tube trovi tutto per il tuo spirito, tutto il cibo di cui la tua anima ha bisogno”…ecc. Non è mia intenzione criticare la gente che ha queste convinzioni, semplicemente dico la mia riflessione sperando di poter fare riflettere anche gli altri. Ragazzi, se fosse d’avvero cosi allora non dovrebbe sparire tutto ciò che non è gratuito? Nessuno andrebbe più a fare corsi di alcun tipo, nessuno comprerebbe i libri, le scuole a pagamento chi le frequenterebbe più? Come nella storiella araba massa in rete da Mario Fabi Il Viandante, ognuno estrae alla fine la sua conclusione...

IL FABBRICANTE D'ORO | Storiella araba.

“C'era una volta una grande città con palazzi e alte mura, governata da un re. Un giorno vi giunse uno scienziato e si fece assumere come insegnante in una delle scuole più importanti. Costui era in grado di trasformare in oro qualsiasi vile metallo. La notizia si sparse e arrivò alle orecchie del re che lo volle al suo cospetto e gli chiese se la notizia era vera. Lo scienziato negò. Il re si arrabbiò molto, lo interrogò ancora, ma siccome questi continuava a negare lo fece rinchiudere nei sotterranei del castello. Dopo qualche tempo il re, fingendosi un prigioniero, si fece rinchiudere insieme allo scienziato e lo invitò a confidarsi con la massima fiducia. Questi, rassicurato, confidò al re di sapere effettivamente trasformare i metalli in oro e spiegò il procedimento. Il re si allontanò, poi lo fece chiamare e gli raccontò dell'inganno. Lo scienziato fu molto contrariato e quando tornò a casa scrisse molte copie sulle quali spiegava il procedimento e poi le diffuse nelle case della città. Ben presto tutti furono in grado di trasformare il metallo in oro e tutti divennero incredibilmente ricchi. Ma con la ricchezza si diffuse la pigrizia, la negligenza e il grano che nessuno aveva più divenne così caro che ogni chicco era venduto a peso d'oro. Poi non ci fu più grano e la gente moriva di fame. La terra improvvisamente crollò, le mura caddero e la città adesso non è più abitata da nessuno. ”


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