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Storiella d'altri tempi: il fiore galeotto

Da Trinat
"C'era una volta un re e una regina....pardon...... un giovane di bello aspetto e una ragazza molto carina, che dopo essersi frequentati per circa un anno, si innamorano formando una coppia felice invidiata da tutti gli amici".
 La storiella è ambientata in un periodo storico lontano nel tempo e racconta un episodio che ha come protagonista principale un fiore, poi rivelatosi..... galeotto.
Vediamo come e perché.Storiella d'altri tempi: il fiore galeottoNegli anni '60 i rapporti tra ragazzi e ragazze non erano così facili come adesso per cui prima che la ragazza accettasse la dichiarazione d'amore del ragazzo era necessario un lungo corteggiamento e una frequentazione quasi giornaliera; se questi due elementi riuscivano a trasformare la reciproca simpatia iniziale in qualcosa di più profondo, di più sentimentale, allora  si consideravano "fidanzati"; non si usava dire come oggi "il mio ragazzo o la mia ragazza", ma "il mio fidanzato o la mia fidanzata" Fatta questa premessa, passiamo alla storiella del fiore.
Un giorno il ragazzo va incontro alla ragazza che ritorna da scuola, solo per fare un tratto di strada insieme. Però quel giorno ( era verso la fine dell'anno scolastico) arriva insieme ad una amica comune tenendo nella mano destra il diario e nella sinistra un fiore dallo stelo lungo di colore blu-violaceo: un bel fiore senza dubbio, e alla domanda del suo fidanzato: " Chi te l'ha dato? lei sorride, abbassa gli occhi e non risponde, anzi cambia discorso facendo un gesto molto significativo; si stringe al petto quel fiore come per difenderlo da un eventuale "attacco". Si parla del più e del meno per circa 100 metri e prima di separarsi per andare ognuno verso la propria abitazione, il ragazzo ancora una volta vuole sapere:" Non mi hai voluto dire chi ti ha dato quel fiore" e lei di rimando : "Non te lo dico.Ciao!" e si allontana. " Ciao! - risponde lui - ma vedrai che lo scoprirò". Mentre la fidanzata si allontana, lui riprende  il cammino per altri 100 metri con l'amica comune e prima di congedarsi le chiede:" Tu  sai chi le ha dato quel fiore?" e lei sorridendo gli risponde: "Si, ma non te lo posso dire: ho promesso di mantenere il segreto". "Non insisto"  risponde lui e l'argomento è chiuso. Ebbene quel segreto dell'amica comune resiste ancora e forse non verrà mai svelato, conoscendo la serietà della persona. Voi vi chiederete: "Ma perché quel fiore è diventato galeotto?".
Ecco la risposta.Dopo circa due mesi la storia d'amore tra i due "fidanzati" fini' e nelle motivazioni della definitiva rottura del rapporto sentimentale, quel fiore dallo stelo lungo di colore blu-violaceo ebbe un ruolo di primaria importanza in quanto contribuì a mettere la parola  "fine" ad una relazione amorosa che sembrava seria e duratura, ma che nella fase finale aveva perso entusiasmo e calore.
 -  "Galeotto fu quel fiore ......avrebbe detto Dante.......ma i protagonisti di questa storiella, pur condividendo il giudizio di Dante, ritengo, abbiano continuato ad amare i fiori e in modo particolare i fiori dallo stelo lungo e dal colore blu-violaceo.Fine.
Morale della favola: Non sempre i fiori uniscono; qualche volta sono causa di separazione e motivo di rottura insanabile di un rapporto d'amore considerato solido ed indistruttibile.  

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