Stelle cadenti, tempeste solari, stormi nel cielo, infinite stelle, galassie che ci circondano, e noi, una parte infinitesima dell’infinito, siamo lì a farci domande e a chiederci cosa siamo, di quali infiniti mondi siamo parte.
Pensieri che girano per la mente come eliche, nelle notti estive in cui il caldo non ti fa dormire e che ti suscitano mille interrogativi, come il pastore errante li poneva alla luna, in una dei canti che più amo di Leopardi.
Ed anche questo canto di Tagore è così bello che lo voglio condividere con voi, in questo scampolo d’estate ancora così torrida.
Io so che Tu notte e giorno ascolti
il rumore dei miei passi,
felice di guidarmi nella vita.
La tua felicità fiorisce in cielo
d’estate in forme vive.
nella foresta sospirante primavera.
Quanto più m’avvicino a Te
scoprendo la via
tanto più il tuo oceano danza
un giorno dopo l’altro.
Di vita in vita il mio loto
apre i suoi petali
e fiorisce nell’Oceano dei tuoi destini.
(da Stormi nel cielo – R. Tagore)