Strade perdute (Lost Highway) è un film del 1997 diretto da David Lynch. È una crime story, considerabile un esempio di film noir moderno ma con immaginario e tematiche surreali. Lynch ne ha scritto la sceneggiatura assieme a Barry Gifford; la colonna sonora originale è composta da Angelo Badalamenti e David Lynch.
Fred Madison risponde al citofono di casa sua e sente le parole "Dick Laurent è morto" - la reazione di Fred mostra che questo misterioso messaggio non sembra dirgli nulla. Fred è un musicista jazz che sospetta sua moglie Renee di tradimento. La coppia condivide una relazione tesa che porta Fred vicino ad un crollo mentale.
Una mattina i Madison trovano un pacco fuori dalla loro casa. Al suo interno una videocassetta mostra una ripresa dell'esterno della casa. Il filmato termina mostrando la loro porta di casa. Licenziata la cassetta come "una pubblicità di qualche agente immobiliare", la coppia ne trova una seconda il giorno successivo. Questo video è più lungo del primo e mostra la videocamera entrare nel salotto dei Madison, e poi nella loro camera da letto, dove Fred e Renee vengono ripresi nel sonno.
La polizia è incapace di risolvere il mistero, non ci sono serrature forzate in casa. La stessa sera Renee porta Fred ad un party a casa di Andy, con cui sembra ovvio Renee abbia una relazione sessuale. Mentre Renee si diverte con Andy, Fred incontra un uomo, identificato poi soltanto come Uomo Misterioso - un individuo con una strana pelle pallida che inizia una conversazione estremamente criptica con Fred (che ha già visto il volto dell'uomo precedentemente in un'allucinazione). L'Uomo Misterioso chiede a Fred di chiamare casa propria, per dimostrargli che si trova lì nello stesso istante in cui gli è di fronte. Fred fa la chiamata e prima che possa chiedergli come sia possibile per lui essere in due posti diversi e come ha fatto ad entrare in casa sua, l'Uomo misterioso se ne va.
Scioccato da quello che sta accadendo, Fred porta Renee a casa per controllarla. La casa, che di giorno appare un capolavoro architetturale di corridoi e muri obliqui, diventa angosciante ed oscura di notte. Fred entra in un corridoio oscuro, lo percorre e scompare.
La mattina dopo, Fred trova un'altra videocassetta fuori dalla sua casa. Sembra identica all'ultima ricevuta, ma il filmato mostra la videocamera entrare in camera da letto, Fred è ripreso sul pavimento accanto al corpo smembrato di Renee, Fred non capisce cosa stia accadendo e si ritrova in una stazione di polizia dove un detective lo sta picchiando, chiamandolo assassino.
Fred viene incarcerato per l'omicidio di Renee, che non si ricorda di aver commesso. In prigione soffre di tremendi mal di testa ed incomincia a crollare. Durante una delle sue notti insonni, Fred soffre una strana crisi e al mattino seguente si è "trasformato" in un giovane di nome Pete Dayton. La polizia è sbalordita, sconvolta e incerta su come abbia fatto Fred Madison ad evadere da una prigione di massima sicurezza e su come Pete Dayton sia finito nella sua cella. Dato che Pete non ha commesso nessun reato, viene rilasciato e torna a casa dai suoi genitori - nonostante una pattuglia della polizia lo segua costantemente.
Pete torna all'officina dove lavora come meccanico, e dove scopriamo essere il meccanico preferito di Mr Eddy, un gangster del posto. Uno dei poliziotti che tampina Pete riconosce Mr Eddy con un altro nome - Dick Laurent.
Laurent torna all'officina di sera con la stupenda Alice, che Pete nota immediatamente. Lei torna in seguito sul posto più tardi la stessa notte, da sola, e i due incominciano a frequentarsi.
Appare ovvio che Pete soffre di uno stress psicologico simile a quello che aveva afflitto Fred; non ha nessun ricordo dell'incidente che lo ha portato a finire nella prigione (al contrario dei suoi genitori, che però si rifiutano di raccontarglielo), sta ingannando la sua fidanzata (che lo lascia) e Laurent ha manifestato con violenza che sospetta qualcosa tra lui e Alice. Alice rivela a Pete che è coinvolta nella pornografia per colpa di Laurent, e organizza un piano con Pete per poter scappare e sottrarsi alla vendetta di Laurent. Il piano prevede di aggredire Andy, già amico di Renee all'inizio del film, derubarlo, ed infine vendere la refurtiva ad un ricettatore amico di Alice, ottenendo così i soldi per iniziare la loro vita insieme.
Dopo aver ricevuto un'intimidazione omicida di Laurent al telefono - che include un breve inquietante monologo dell'Uomo Misterioso - Pete va all'appartamento di Andy come organizzato, contrariamente al previsto però durante la colluttazione con Andy quest'ultimo rimane ucciso. Quindi Pete scappa assieme ad Alice con la refurtiva (non prima che soffra di visioni tremende in cui Alice lo tradirà).
I due viaggiano in macchina nel deserto, dove Alice dice che si incontreranno col ricettatore. Raggiungono una piccola casa, ma al suo interno non c'è ancora nessuno. Alice e Pete fanno l'amore appassionatamente, ma nell'apice del climax Alice sussurra le parole "non mi avrai mai" all'orecchio di Pete, prima di alzarsi in piedi ed entrare all'interno della casa.
Quando Pete si rialza, scopriamo che si è trasformato di nuovo in Fred Madison. Fred entra nella casa, dentro cui si trova ora l'Uomo Misterioso, che gli confessa che quella donna non è Alice, ma sua moglie Renee.
Volendosi vendicare su Laurent per il suo coinvolgimento con Renee/Alice, Fred va all'hotel dove la coppia sta condividendo una stanza. Appena Renee/Alice lascia la stanza, Fred entra e picchia Laurent, per poi chiuderlo nel portabagagli della sua auto. Fred torna a guidare nel deserto, si ferma e libera Laurent dal bagagliaio per ucciderlo. Nella colluttazione tra i due provvidenziale è l'intervento dell'Uomo Misterioso, che mette un coltello nella mano di Fred consentendogli di tagliare la gola di Laurent. Quindi, lo stesso Uomo Misterioso dà il colpo di grazia a Laurent, sparandogli. Fred torna poi alla sua casa, dove suona il citofono e, quando qualcuno apre il ricevitore, sussurra "Dick Laurent è morto". Allontanandosi da casa sua sopraggiunge una macchina della polizia che dà inizio ad un inseguimento stradale. Il film termina con Fred inseguito lungo un'autostrada da diverse auto della polizia - Fred ha un'altra crisi, simile a quella vissuta in prigione, e inizia a muoversi convulsamente, mentre il suo volto inizia a deformarsi la pellicola termina e la scena fa posto ai crediti di coda.
La struttura narrativa di Strade Perdute si può associare al Nastro di Möbius. Un commento di David Lynch sulla sceneggiatura[senza fonte] chiarisce che la storia racconta di un omicida con personalità multiple, la realtà quindi è mostrata dai diversi punti di vista di queste personalità. Il tema della trasfigurazione, tanto caro a Lynch, qui è probabilmente legato alle personalità multiple: il protagonista, dopo aver ucciso la moglie per gelosia, rimuove l'accaduto, trasfigurandolo e arrivando a trasfigurare persino sé stesso. Il film fa continuo riferimento alla psicoanalisi e alle istanze dell'Io.
L'Uomo Misterioso, probabilmente, è l'autore dell'omicidio, inteso come la personalità attiva e violenta, quindi l'Es del musicista. L'Uomo Misterioso ha una telecamera, contrariamente a Fred che le detesta perché preferisce ricordare le cose come preferisce. Al contrario l'Es ricorda le cose nella loro realtà, senza filtri del pre-conscio: il terzo filmato che si vede (e che in realtà può vedere solo Fred) ritrae l'omicidio della moglie, così come è realmente avvenuto. Nella scena della telefonata durante la festa di Andy, l'Uomo Misterioso dice a Fred di essere contemporaneamente a casa sua: la casa, con le relative stanze, veniva utilizzata da Sigmund Freud come metafora della mente. Nel momento precedente all'omicidio, Fred passa accanto a una tenda (che ricorda molto il sipario tanto caro a Lynch) lungo un corridoio completamente buio, che lo porta in una stanza in cui Fred si riflette allo specchio.
Mr. Eddie/Dick Laurent rappresenterebbe invece il Super-Io, in conflitto con l'Uomo Misterioso, che però definisce suo amico quando telefona a Pete dall'interno di quella che sembra essere una sorta di caverna. Il Super-Io, secondo la teoria di Freud, svolgerebbe la funzione di supervisore, di controllore delle pulsioni trasmesse dall'Es. La compresenza di queste istanze consentirebbe all'uomo di non essere puro istinto. Quando Fred sente dire al citofono "Dick Laurent è morto", in verità sta parlando con sé stesso; ciò consente a Fred di essere totalmente pulsionale, visto che il Super-Io è morto (l'Es lo uccide alla fine passando il coltello a Fred).
Sono interessanti al riguardo due momenti del film: il primo, quando Mr. Eddie si impone sull'automobilista, spiegandogli con violenza quali siano le regole della strada; il secondo, quando suggerisce a Pete di stare lontano da Alice/Renee.
La figura di Pete riflette invece l'Ideale dell'Io, quello che Fred non è ma vorrebbe essere: giovane, con un lavoro pratico, traditore e non tradito, padrone della situazione (è lui che controlla la relazione con Alice, contrariamente alla vita reale di Fred con Renee), grande amatore ("...vede più fighe lui di una tazza del cesso"), diversamente dal Fred succube e impotente sessualmente. Quando al lavoro sente alla radio la musica di Fred, la spegne terribilmente infastidito, sottolineando il divario tra le personalità.
I genitori di Pete non possono dire al figlio cosa sia successo, perché questo farebbe cadere il castello costruito nella fantasia di Fred.
Alice, nonostante sia la proiezione ideale di Renée, alle volte riporta Pete alla realtà ("Tu non mi avrai mai" o "tu l'hai ucciso", riferito ad Andy che è stato ucciso da Fred solo per gelosia).
La storia di Pete inizia e finisce mentre Fred è sulla sedia elettrica. Con ciò si spiegano i lampi blu e i frequenti sanguinamenti dal naso, oltre alla scena finale in macchina. La ricostruzione della realtà inizia quindi in carcere, nonostante il dialogo interiore cominci molto prima, probabilmente dopo l'uccisione di Dick Laurent e la successiva citofonata.
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