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Stranezze brit pop

Creato il 17 maggio 2012 da Lacocchi @laCocchi
Ci tengo a comunicare al mondo che mi sto ghiacciando le chiappe in Albione.
Ieri sera c’erano due gradi. DUE. GRADI.
Essendo giunti al 15 maggio, la coinquilina ha detto “Io spengo il riscaldamento, tanto ormai è maggio!” il che ci starebbe, se avessimo quella temperatura minima che garantisce di non andare in ipotermia durante la notte. E invece no. Minima: tre gradi. Massima: dodici gradi. Quindi riscaldamento spento. E ogni mattina entrare in bagno e togliersi il pigiama è come farsi una ceretta strappando i peli a tradimento mentre sei girata, è come mangiare un ghiacciolo con l’unico dente sensibile di tutta la bocca, è come essere gettati in una piscina gelida con i vestiti addosso. E’ una sofferenza. E stamattina mi sono alzata e ho pensato Dio, quanto vorrei una stufetta. E poi ho pensato Dio, in questo paese non ci sono le prese per la corrente in bagno. E poi ho pensato Dio, ma quanto sono strani in questo paese.
Quello delle prese elettriche è un bel problema. Essendo che le case inglesi hanno una media di 167 anni ciascuna, portati piuttosto male, i miei amici brit pop, la cui fobia per gli incendi è direttamente proporzionale alla fobia di non riuscire a prenotare in tempo le vacanze per l’estate 2031, hanno visto bene di fare case senza prese d’elettricità. Allora io, volessi anche comprarmi una stufa per ricreare il microclima Caraibi nel bagno, dovrei attaccare la spina in salotto. Giù dalle scale. Comodo quasi quanto asciugarmi i capelli sul letto o farmi il silk epil in corridoio.
E’ che gli inglesi non ci pensano molto alla questione energetica, e allora anche in camera mia, sapete quante prese ho? UNA. Per tutta la camera. Roba che quando attacco il computer, il phon e la lampada alla quintupla spina che ho, potrei causare un corto circuito, bruciare tutta la casa che altrochè la loro cazzarola di presa in bagno.
Ma gli inglesi sono strani, che volete farci. Lo si capisce dagli incredibili documentari che trovi in TV. Oltre a quello su madri che partoriscono urlando ogni minuto, che essendo un documentario ti fanno vedere proprio tutto e dico tutto, che capirete, a ora di cena non è proprio un bello spettacolo, c’è quello sulle volpi in città, che sarà pure vero che il fenomeno a Londra è in crescita, ma ditemi voi se devo mettermi lì a filmare la volpe mentre sta cercando cibo in giro per i cassonetti “per il bene della scienza”.
C’è quello sulle malattie imbarazzanti, che insomma non si sa mai che un giorno ti spunti una roba enorme e rossa sul pisellino, tu accendi la tv, guardi “Malattie imbarazzanti” e scopri di avere la stessa malattia dato che quello alla tv ce l’ha proprio uguale a te, e dici sì, è lui! Perchè in primo piano c’è un pisello gigante con una roba orrenda sopra; c’è anche quello che ti permette di entrare nel fantastico mondo del sesso inglese, e ti spiega come usare vibratori, dildi, varie ed eventuali di cui non sapevo nemmeno l’esistenza, chiamato “Parlaci ancora di sesso, siamo inglesi!”
Documentari per tutto e tutti. Per farsi le tette finte e come farle al meglio, per gestire una famiglia di 15 o più persone, per allattare al seno al meglio, per fare sesso telefonico.
Il mio preferito resta sempre “Sun sex and suspiscious parents” che sarebbe tradotto con “sole sesso e genitori spioni/ossessionati/ma fatevi un po’ i fatti vostri”, dove ci sono i genitori che spiano di nascosto i figli teenager in giro in vacanza con gli amici. Capite, quale mente contorta creerebbe un programma del genere? Che l’altra settimana la mamma di uno dei ragazzi ha notato con piacere che suo figlio stava avendo un, come si dice, rapporto sessuale con tizia quarantenne contro il muro di una discoteca? Tutto nudo? La povera madre spiona è svenuta.
Insomma, gente veramente strana, gli albionici. Intelligenti. Creativi. All’avanguardia. Ma a mettere due prese elettriche nel bagno non ci ha ancora pensato nessuno.

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