Stanotte ho sognato che era morto Giorgio Gaber
Che io ero in casa a cucinare e sento la tivvu' che da' la notizia, con la faccia del conduttore di SKYTIGGi'24 tutta fintamente contrita e subito che fanno vedere vecchi spezzoni in bianco e nero e quella fintona borghese della moglie che si lamenta e si dispera e io mi sento proprio triste triste e mi siedo sul divano a pensare uh! e' morto Gaber
e ce lo so che e' morto da un po' e so anche che, si, ok, dovrei farmene una ragione ma fatto sta che il sogno era cosi' vivido che stamattina quando e' suonata la sveglia l'ho accolta con sollievo e ho pensato, meno male era un sogno! e poi ah gia ma e' morto davvero, e da un bel po' pure
Me ne vado al lavoro che sta appena sorgendo il sole, triste triste canticchiando liberta' e' partecipazioooooooone e mi sembra proprio di sentire anche la musica e la sua voce e infatti e' la sua musica e la sua voce, proveniente da una volvo luccicosa guidata da uno sbarbatello che sicuro non l'ha manco mai visto, Gaber, e pero' lo sta ascoltando e anche a volume altissimo; ci guardiamo, gli sorrido e dico: anche tu stanotte hai sognato che era morto? non sente quello che dico, figuriamoci: tiene lo stereo a palla oppure lo sente ma giustamente capisce subito che io sono pazza e non e' che uno con i pazzi si puo' mettere a discutere; annuisce a ritmo e mi fa il pollice in su; pollice anch'io
Scatta il verde, partiamo, camminiamo affiancati per un po', cantando a squarciagola mentre l'Urbe si risveglia; poi io vado dritto, lui gira a sinistra; mi clacsona per salutarmi
ma io continuo a canticchiare tra me e me
liberta e' partecipazioooooone