Piccola pasticceria
La sfida, questa volta, profuma di lievito, vaniglia, zucchero a velo e cacao caldo. Si tratta di una pasticceria dalla lunga storia. Loro sono una giovane coppia che subentra ai genitori. Prenderanno le redini di una tradizione circoscritta in un piccolo territorio. Gioventù significa idee, informazioni e innovazione e innovazione significa sbarco sul web, con strategia, tattica e tanto amore. Questo è il contenuto della nuova consulenza gratuita: dopo il giornalismo in chiave ecologica, la politica, il fumetto (di cui ancora non vi ho parlato, ma c'è un motivo), ho provato a dare qualche consiglio sulle priorità da stabilire prima di realizzare un nuovo sito o aprire mille profili social destinati al deserto, se non pianificati secondo le possibilità reali delle persone.Nei piccoli/medi centri, dove di bar che offrono qualche servizio di pasticceria ce ne sono in abbondanza e i negozi di dolci si assomigliano tutti, la parola chiave è solo una: differenziarsi. Anche e soprattutto con una tradizione ventennale alle spalle. La carta vincente, infatti, non è l'adagiarsi sulle proprie certezze commerciali, ma continuare l'evoluzione dei prodotti e del servizio per aprire nuovi mercati, interessando nuovi clienti, vicini e lontani, sorprendendo gli abituali con graduali passi verso le novità. Il rischio, rimanendo nello status quo, è di essere superati da qualche start up forte di finanziamenti europei o progetti altamente tecnologici e scomparire a causa del tradizionalismo. Ascoltando l'amore della giovane mentre mi parlava del nuovo progetto, dei contatti con cake design della zona, della curiosità verso il mondo wedding, mi sono venuti in mente il film "Chocolat" e il libro "Le scarpette rosse" della Harris. Nella pellicola, Vienne porta la cioccolatiera magica in un luogo di bachettoni; nel libro, si fa aiutare "dal lato oscuro" per spiccare nel bel mezzo dell'ampia offerta dolciaria di Parigi. Elementi da chiamare in aiuto, non vi pare? Mi sono immaginata lo stile shabby chic/old english per creare ambienti sobri, eleganti e magici, antichi eppure moderni. Ma ho pensato anche alle emozioni che io, potenziale cliente 2.0, vorrei vivere in una pasticceria del XXI° secolo e come trasformare la nuova veste in un motivo di business. Nella maggior parte dei casi, il negozio dei dolci è solo un bancone lungo pieno di prelibatezze, con una bilancia, dei cartoni e dei nastri, le caramelle, le commesse e la cassa. Non ci si aspetta molto altro. Come svecchiare questa realtà? Come renderla vincente sul web e come attirare l'attenzione di popolazioni abituate a vivere con ritmi statici e certezze granitiche? Come avvicinare i social media ai dolci e come creare business, innovando? Ho suddiviso la mia proposta in tre diversi livelli: partnership, ambiente, mondo web. Innanzi tutto, ho suggerito di non scartare le ipotesi di collaborazione con cake blogger, cake design, wedding planner perché sono i cavalli di battaglia del momento storico dolciario. Inoltre portano guadagno attraverso l'affitto dei locali, la pubblicità diretta e indiretta, l'avvicinamento di nuovi potenziali clienti nei proprio luoghi e ai propri prodotti. Questi tipi di rapporti possono produrre anche nuovi sbocchi commerciali, ampliando le richieste per i matrimoni e aprendo qualche porticina importante sul mondo dei bambini e delle loro golosità. Ho suggerito di non scartare l'ipotesi di creare dei laboratori di pasticceria proprio partendo dalla loro esperienza, senza necessariamente doversi affidare a un esterno. Bilanciare eventi, ponderare la "portata" dei nomi che saranno ospitati nella propria cucina, aprire spazi di cultura (come corsi di scrittura a tema) e stringere partnership con le scuole alberghiere della zona sono tutti passi da valutare con accortezza e lungimiranza commerciale. La lei della coppia è, tra le altre cose, una scrittrice, un'anima pura toccata dalla bellezza della tavolozza e, un'amante indiscussa della letteratura. Quanti romanzi avete letto con queste caratteristiche come protagoniste? E' una bella storia da raccontare e il futuro è storytelling. Perché sprecare questo tesoro? Questa coppia è seduta su un forziere d'oro, ha la chiave per aprirlo, ma non sa da che parte girare la chiave. Si vogliono aiutare, hanno professionalità in grado di integrarsi, arricchirsi e superarsi e, per questo, sono in grado di creare un business a conduzione familiare, grondante di luce, amore e 2.0., forte nelle proprie radici storiche, ma solido nel mondo dei nativi digitali. Tutto questo è, secondo me, la base necessaria per iniziare la modernizzazione della pasticceria trovando i fondi necessari, ampliando il commercio, per sostenere i costi dello sbarco sul web (che sono tanti, vari e su più fronti). Questi ragazzi stanno cercando di capire che tipo di vetrina dev'essere il loro nuovo sito web e quali caratteristiche dovrà avere. Il mio suggerimento è di prestare molta attenzione all'e-commerce, alla geolocalizzazione e alle applicazioni per smatphone. Ho caldamente consigliato di pretendere che il sito sia completamente in chiave social (c'è anche chi si rifiuta di creare siti web in chiave 2.0 per motivi estetici, sappiatelo). Ho suggerito di valutare l'ipotesi di vendere online altri generi di oggetti, in contemporanea alle torte e ai biscotti, che possano rappresentare parte della loro storia aziendale. Dovranno fare in modo che Google Maps trovi la loro attività e la segnali sulle mappe e dovranno essere presenti su Trip Advisor. Il sito web dovrà avere una versione specifica per il telefono, la quale includerà i contatti e i prodotti venduti, invogliando chi è per strada a fermarsi nella loro pasticceria. Inoltre, potrebbe valere la pena valutare la creazione di un'applicazione che consenta di ordinare e pagare i prodotti come fosse una diramazione del sito in chiave e-commerce, arricchito da una sezione sugli eventi di pronta realizzazione con possibilità di prenotazione con un "click" da tablet/Iphone etc. . Considerando che, in chiave SEO, avere una pagina mobile sul sito significa aumentare le possibilità di indicizzazione positiva nei risultati delle ricerche su Google, potrebbe valere la pena anche di installare un blog all'interno. La capacità di scrittura sul web non manca, visto e considerato che la lei della coppia è una blogger molto capace. E veniamo ai social network. La pasticceria ha un profilo su Facebook e uno su Pinterest. Ho caldeggiato la permutazione del profilo in pagina ufficiale e ipotizzato l'apertura di un canale You Tube per far conoscere le loro creazioni attraverso video e tutorial a tema. Visto e considerato la mole di lavoro che hanno davanti, ho pensato di limitare la presenza social a questi due, massimo tre, canali. Meglio pochi e ben curati, che tanti e abbandonati. Ci sarà tempo per ampliare la presenza nei social media, magari individuando anche quelli di nicchia e specifici per i dolci. Trasformare una pasticceria storica in un negozio di dolci in cui il cliente vive un'esperienza innovativa e vicina al 2.0 significa ipotizzare una connessione wifi gratuita, un leasing per strumenti come tablet o Ipad in dotazione ai visitatori, immaginare luoghi e creare spazio per una permanenza prolungata, piuttosto che per un rapido chiedo-pago-prendo-vado. Significa creare un ambiente che invogli la condivisione immediata di fotografie, pensieri, recensioni direttamente all'interno della pasticceria, magari sorseggiando qualche liquido speciale, non per forza solo il tè o la cioccolata calda oppure il caffè con la panna e le creme di liquore. Perché no? Potrebbe anche essere l'occasione per ospitare il progetto letterario della ragazza all'interno degli scaffali nella zona di permanenza dei clienti. Si potrebbero ipotizzare tante congiunzioni e condivisioni, online e offline. Tutte, però, dipendono da quanto vogliono osare, sperimentare e testare i due giovani, quanta libertà verrà concessa loro dai genitori, quanta ne sapranno prendere e quanto ampia è la loro visione nel futuro dell'attività. Le idee si sviluppano e si ramificano grazie all'amore che contraddistingue questa coppia.