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Strawberry risponde #3

Da Strawberry @SabyFrag

Ciao fragolosi!

Siamo a un nuovo appuntamento con Strawberry risponde, la rubrica in cui cercherò di dare una risposta ai quesiti che i web naviganti lanciano in internet come bottiglie in mare…e finiscono incredibilmente sul mio blog!

Iniziamo!

1) libri con titoli di fragole

E cominciamo con una richiesta quasi autoreferenziale. Immagino caro internauta, volessi titoli di libri in cui fosse incluso il sostantivo “fragole”. Li ho cercati su IBS ed eccone qualcuno:

Giorni di zucchero fragole e neve di Sarah Addison Allen

Josey ha tre certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l'inizio di una nuova vita: la sua.

Fragole di Joseph Roth

In una lettera a Stefan Zweig, Joseph Roth annunciava di avere in cantiere "il romanzo della sua infanzia", destinato ad assumere le dimensioni di un'opera autobiografica "d'ampio respiro". E destinato, secondo l'ultima compagna dello scrittore, a diventare il suo libro più pregevole. Il progettato romanzo, in realtà, non vide mai la luce. Ma il torso che ci è rimasto, "Fragole" trovato fra le carte inedite -, si presenta di fatto come un'autentica, incantevole novella. Una novella popolata di sarti, vetrai e ciabattini colti nel natio shtetl galiziano, in uno scenario fatto di distese innevate e di neri stormi di coni sui campi dalle stoppie dure e pungenti sotto i piedi nudi. Alla ricerca della sua terra perduta, con il sapore delle fragole di bosco che richiama un intero universo, Roth riesce a salvare la memoria di una mitica Heimat. E non meno preziosa, anche se agli antipodi per ambientazione e tenore, è l'altra novella raccolta in questo volume, Perlefter, storia e satira di un borghese ipocondriaco, irresistibile antieroe che sogna avventure grandiose, laddove le sue sono solo meschine e da tener segrete. Abitate da una galleria di personaggi degna di Gogol' e Dickens, ambientate nella Vienna dell'ebraismo assimilato, tra café chantant, club esclusivi e sontuosi hotel, o in lontane province trasognate, sono pagine in cui ritroveremo, con gioia, il Roth dei suoi libri più amati.

Un campo di fragole di Renate Dorrestein

Loes, bambina di sei anni che vive ad Amsterdam, prima innamorata di Thomas e poi infelice vittima degli altri bambini, emarginata dai suoi coetanei per una colpa non commessa da lei; Loes ragazzina dodicenne su una piccola isola scozzese, quasi esiliata, con una madre appena uscita dal carcere con la quale non riesce più ad avere alcun rapporto e un gruppo di amici di cui diventa quasi subito il leader indiscusso; e infine ancora Loes e ancora Amsterdam, i diciotto anni, i chiarimenti definitivi e necessari, le rivelazioni della madre, i misteri e l'incubo che lentamente si dissolvono. Renate Dorrestein racconta, nella crescita faticosa della sua protagonista e degli adulti che la accompagnano, la strana storia di un omicidio mai commesso eppure confessato.

I raccoglitori di fragole e altri racconti di Dorothy Hewett

Dorothy Hewett, una delle voci più importanti della narrativa australiana, ha scritto romanzi, come "II cottage sull'oceano", che occupano un posto di rilievo nella letteratura del Novecento. La sua vena romantica e gotica insieme trova, tuttavia, piena espressione in questa raccolta di racconti che appare in italiano col titolo "I raccoglitori di fragole e altri racconti". In queste pagine, scritte in un tempo che copre ben quarant'anni di vita dell'autrice, il mondo proprio della Hewett, l'universo incantato dell'infanzia e del paesaggio rurale, quel "mondo di cameratismo e sassi che volano, di discussioni lunghe e serie e insulti taglienti, di lacrime e risate a crepapelle" si dispiega in tutta la sua forza poetica. In "Joey", un bambino di tre anni cerca di dare un senso agli ingarbugliati misteri della vita. Nelle "Barriere di Jarrabin", una ragazzina di undici anni si misura coi pregiudizi razziali di una piccola città dell'entroterra, "uno scorcio di tetti in lamiera sotto un folto di eucalipti affusolati". "Chi si ricorderà della dolce Alice?" è invece una storia d'amore e di gioventù scapestrata. "I raccoglitori di fragole" narra di una coppia di raccoglitori, un ragazzo bianco e sua moglie, una giovane aborigena dell'Australia Occidentale.

Il sapore delle fragole di Philippe Delerm

Stèphane, giovane scrittore parigino, ritorna al sud, alla casa della nonna, nella campagna che fece da cornice alle sue lunghe e spensierate estati di bambino, fra giochi, feste di paese e allegre pedalate. Rivedere quei luoghi per dare l'ultimo addio all'anziana parente Io riporta con la memoria al gusto di certi attimi, al brivido o alla carezza di certe emozioni. Solo, nella penombra delle mura ancora profumate di lavanda e di torte appena sfornate, rivive sensazioni di un passato ancora ben presente: il tocco vellutato delle albicocche, la visione luminosa delle vigne cariche di grappoli, il bagno nel verde gelido della Garonna, il sapore fresco delle marmellate preparate dalla mamma... Ma tutto cambia o è già cambiato. La casa, scrigno di ricordi, verrà venduta; il castello abbandonato, meta di sfide tra ragazzini, ha perduto gran parte del suo fascino misterioso, passando nelle mani di una famiglia borghese; e la cugina Sylvie, antica compagna di scorribande e segreto oggetto del suo amore adolescenziale, era sta per sposare un altro. Un tuffo in un tempo tento e lontano, sospeso in un'aura magica, che Delerm riesce come sempre a pennellare con sfumature sapienti e suggestive.

Spero di esserti stata d’aiuto.

2) ambientazioni Kill Bill

Strawberry risponde #3

Kill Bill è una delle opere più famose di Tarantino. Diviso in due volumi (per il momento, dato che nel 2014 dovrebbe uscire il terzo), Kill Bill racconta la storia di Beatrix, ex killer professionista, che cerca di uscire dal giro e di intraprendere una vita normale. Bill, il capo delle Vipere, gruppo criminale di cui Beatrix faceva parte, decide di fargliela pagare e il giorno delle sue nozze fa un strage uccidendo il marito e tentando di eliminare anche lei, che però si salva. Dopo essersi svegliata da un coma durato 4 anni, Beatrix ha un solo obiettivo nella sua vita: la vendetta.

Ditemi quello che volete, ma per me Kill Bill è uno dei miei film preferiti. Non lo guarderei così tanto per passare il tempo, ma lo trovo una delle prove meglio riuscite di Tarantino. Uno spettacolo.

Tornando a noi, caro amico, le ambientazioni del film sono platealmente orientali e prettamente nipponiche. Molte sono le caratteristiche prese dagli anime e dai film di arti marziali. Famosa la sequenza del combattimento nel ristorante tradizionale giapponese, in cui se ne vedono davvero di tutti i colori.

<\/param><\/embed><\/object><\/div>";" alt="" />ATTENZIONE SPLATTER MODE ON!

Per ammissione dello stesso regista, c’è anche un pizzico di Italia, ovvero l’influenza degli spaghetti western di Sergio Leone, di cui Tarantino è un appassionato.

Se invece intendevi le location in cui i due film sono stati girati, ho trovato qualche indicazione: Los Angeles, California, Pechino, Hong Kong, Tokyo.

Vi lascio alcuni link interessanti a tal proposito:

http://www.movie-locations.com/movies/k/Kill_Bill_Vol_1.html

http://www.tarantinoitalia.altervista.org/Kill%20Bill%20vol%201%20Trivia.htm

http://www.erikaluna.net/eyes/bill.htm

3) quale libro per iniziare a leggere murakami haruki

Una domanda che mi viene fatta spesso, appena si scopre che sono fan dello scrittore nipponico. Io propongo sempre di iniziare da Norwegian Wood. Oltre a essere il suo libro più famoso, Norwegian Wood (Tokyo Blues) è anche il libro meno murakaniano della sua produzione. Eppure a mio parere è quello meglio aiuta a identificare l’autore. In Norwegian Wood non ritroviamo gli elementi onirici e fantastici, alieni che incontriamo nel resto della sua produzione. Eppure le atmosfere sono senza dubbio le sue come i personaggi e le loro peculiarità, lo stile narrativo e le influenze musicali. Il mondo di Murakami parte da qui, da questo “romanzo di formazione” del giovane Wanabe, e con lo scorrere della storia diviene sempre più familiare. Norwegian Wood è la chiave che Murakami ha voluto regalare ai suoi lettori per accedere al suo universo.

Non avevo mai letto nulla di lui prima di Norwegian Wood, non lo conoscevo quasi, ma dal momento in cui ho letto questo romanzo sono rimasta folgorata dalla sua scrittura e mi sono addentrata nelle sue atmosfere e suggestioni. Da quel momento in poi, non se ne può fare più  a meno.

Se volete sapere anche il passo successivo, come secondo libro leggerei Dance Dance Dance, in cui si inizia ad avvertire il Murakami di sempre e la storia è davvero intrigante. Poi da lì seguite il vostro istinto! ^^

4) metalupo

Strawberry risponde #3

Anche tu neofita di Game of Thrones? Benvenuto nel club.

Se vuoi sapere di più su questi animali, sei capitato nel posto giusto. Incuriosiscono anche me.

Strawberry risponde #3

Nella saga di Martin, i meta-lupo appaiono nel secondo capitolo del primo libro: durante un’escursione dei maschi Stark questi trovano una meta-lupa morta e accanto a lei cinque cuccioli, tre maschie due femmine, più un cucciolo albino. Inizialmente si pensa di sopprimerli, ma alla fine i cuccioli vengono salvati e assegnati a ognuno dei figli di Eddard Stark mentre il cucciolo bianco andrà a Jon Snow, figlio illegittimo di Ned. I cuccioli avranno i nomi di Grey Wind (Robb), Lady (Sansa), Nymeria (Arya), Summer (Bran), Shaggy Dog (Rickon), Ghost (Jon Snow).

I meta-lupo sono il simbolo della casa Stark e rappresentano gli alter-ego dei giovani Stark. Sono animali molto grossi, intelligenti e pericolosi e vivono a nord della Barriera.

Quelli che però possono apparire animali fantastici, in realtà hanno un fondo di verità. Digitando “metalupo” su google, la prima voce che appare è quella di wikipedia sul Canis Duris.

Il Canis Duris è un mammifero preistorico, vissuto nel Pleistocene (tra 200.000 e i 10.000 anni fa) in un’area che si estende dal Canada al Venezuela.

Dai fossili rinvenuti appare evidente che l’animale fosse di dimensioni imponenti. Morfologicamente simili ai lupi, ma molto più grandi (si stima fosse lungo un metro e mezzo e pesasse 80 kg).

La loro estinzione avvenne in concomitanza con l’arrivo dell’uomo sul continente americano e la fine dell’Era Glaciale.

Tornando a Martin, qual è il vostro meta-lupo (che in inglese è direwolf che suona più o meno come “cane terribile”) preferito? Il mio è decisamente Ghost! ^_^

Strawberry risponde #3

5) tutta la saga twilight

E tu come ci sei finita qua?

Ok lo ammetto, qualche anno fa mi sono letta tutti i libri. E mia sorella adolescente mi ha fatto vedere tutti i film tratti dai romanzi. Quindi  direi che qualcosa in materia la so. Ma, mia cara vampira Edward o Jack maniaca, qui non troverai parole di elogio verso la saga ideata da Stephanie Meyer. Al massimo degli sberleffi fatti con affetto.

Il ciclo, appartenente al genere paranormal romance, è composto da 4 libri: Twlight ,New Moon, Eclipse e Breaking Dawn.

Per farla breve è la storia dell’amore tra Bella Swan, detta Miss Simpatia e Edward Cullen, detto il Vampiro Luccicoso. Per tutti e quattro i libri vediamo Bella intenta continuamente a cercare di quagliare con Edward, che però con una scusa (il tuo sangue è la mia droga) o un’altra (é troppo pericoloso per te Bella, noi ti molliamo qui in questo mortorio che è Forks e tanti saluti) o un’altra ancora (Bella tu non conosci la mia forza, potrei farti del male) cerca di tenerla lontana e di calmarle i bollenti spiriti. Ma Bella non molla.

Strawberry risponde #3

(avrò mica l’alito pesante? guarda che faccia questo!)

Intanto, per non farsi mancare nulla, Miss Euforia fa amicizia con Jacob BeiPettorali il quale, se nel primo libro appare un ragazzetto dolce e generoso, ma poco più che insignificante, dal secondo in poi rivendica il suo diritto di predatore, scopre di essere un licantropo che ha come nemico mortale, guarda caso, i vampiri, e da quel momento sarà  tutto un togliersi le magliette, farsi trovare con il bicipite in bella vista, parlare male di Edward e una ricerca di contatto fisico continuo.

Strawberry risponde #3

(‘mazza Jack, non mi guardare così che qua finisce male…)

Bella, ovviamente, non è indifferente ma è combattuta: il caloroso e muscoloso Jacob o Edward Pelle di Porcellana? Questo triangolo si protrae fino al terzo libro fino a quando Edward si gioca la carta del matrimonio a cui seguirà, finalmente, la consumazione delle nozze. Per Jacob non c’è più gara. Bella e Edward convolano a nozze, con la supervisione di Alice PortaSfiga Cullen, veggente e menagramo.

Strawberry risponde #3

(andrà tutto bene…pare stai andando al patibolo ma contento Edward...)

I due novelli sposi fanno una luna di miele con i fiocchi e ci sarà il momento tanto atteso da Miss SembroUnaSfigataMaGuardaUnPòilMaritoMilirdarioCheHo: una notte d’amore turbolenta e agitata, con tanto di cuscini spiumati e assi del letto rotte sotto l’impeto della potenza di Edward GuardaCheTiCombino.

Strawberry risponde #3

(O.O)

Ma l’indole mormone della Meyer fa capolino e i due non hanno il tempo neanche di riprendersi da quella prima volta che subito devo fare i conti con una delle preoccupazioni più grandi tra lettrici del Cioé: Bella rimane incinta. Edward, per la prima volta, dimostra di essere come tutti gli altri uomini e praticamente entra nel panico più totale. Bella decide però di tenere l’erede che, per gratitudine, la sta facendo a pezzi dall’interno. Il momento del parto sarà quello più disgustoso e splatter di tutta la saga – roba da non crederci se si pensa che si tratta di una storia di vampiri – e Bella dà alla luce una bella bambina a cui viene affibbiato un nome orribile  – Renesmee (Cosa? Bah, non ci si poteva aspettare molto di più da Bella SonoUnAlternativaConoscereMioMaritoPerCredere e Edward SonoUnVampiroNonViBasta?). Comunque, Bella collassa durante il parto, ma prima che esali l’ultimo respiro Edward la azzanna dappertutto e le inietta il veleno del vampiro. Bella si risveglia e diventa una figona una vampiressa anche lei.

Strawberry risponde #3

(ammazza quanto so’ diventata figa!)

E se pensavate che la Meyer si fosse dimenticata di Jacob vi sbagliavate: al vedere la neonata, Jacob scopre che Renesmee è la sua anima gemella, qualcosa a che fare con l’imprinting e  i licantropi, non chiedetemi troppo. Fatto sta che da quel momento anche Jacob ha una ragione di vita e tralasciamo il fatto che qui si parla di una neonata con un diciottenne, ma la cosa sembra allietare tutti e appianare le divergenze.

Strawberry risponde #3

(siamo proprio una bella famiglia…)

Licantropi e vampiri si uniscono insieme per sconfiggere i nemici…ah non vi ho parlato dei nemici? Beh, in realtà sono un corollario alla telenovela storia di cui vi ho parlato. Gli unici nemici degni di nota sono i Volturi, un gruppo di vampiri sanguinari che, se inizialmente paiono temibili e spaventosi, in realtà si fanno prendere per i fondelli dai nostri amici della Confraternita del Glitter (tutti i vampiri a quanto pare brillano al sole) per tutto il tempo, fino all’ultimo capitolo in cui danno la loro benedizione, girano i tacchi e se ne vanno, alla faccia della grande battaglia che ci avevano promesso. Influenza sulla vicenda principale pari allo zero.

Strawberry risponde #3

(paura eh? Nah!)

E niente, vissero per sempre felici e contenti. E vampiri.

Strawberry risponde #3

L’ultimo capitolo della saga sarà nei cinema a novembre (credo)…impossibile perderselo…

A bocca aperta

6) smalto fragola

In effetti uno smalto color fragola in questo periodo ci sta. Cercando in giro Kiko propone con la dicitura “Rosa Fragola” questo colore:

 360 Rosa Fragola

ma non so…quando penso alla fragola mi viene in mente più questo colore

 238 Rosso Martha

Quale sarà la verità? Chi lo sa…intanto ti lascio qualche altro smalto trovato su internet cercando un color fragola:

- Layla smalto alccato n. 119

Strawberry risponde #3

- OPI 20 Candles on my cake

Strawberry risponde #3

- Mavala 3 “Paris”

Strawberry risponde #3

- Chanel 533 “April”

Strawberry risponde #3

Se invece cercavi un’idea per una nail art, ti lascio questo tutorial:

<\/param><\/embed><\/object><\/div>";" alt="" />

In definitiva: a ognuno la sua fragola!

7) Ritratto di bambina rubens

Eccolo qua:

Strawberry risponde #3

Il ritratto, del 1618, si trova a Vaduz, nella Fürstlich Lichtensteinische Gemäldegalerie e si suppone ritrae Clara Serena Rubens, primogenita del pittore. Bella di papà!

8) Simone Rugiati

Cosa vuoi sapere di Simone il Cuoco Piacione? Perché fa il piacione dai, sempre lì a provarci con le concorrenti…

Strawberry risponde #3
Simone, classe 1981, ha partecipato alla Prova del Cuoco - a casa ho anche il ricettario del programma (mia madre è una grande fan) con alcune delle sue ricette (ancora mai provate) - e all’Isola dei Famosi e io questo non lo sapevo ed è stata una scoperta. Un cuoco su un’isola dove ci si nutre a riso e pesciolini è abbastanza ironico…

Al momento è il presentatore di uno dei miei programmi preferiti, Cuochi e fiamme e di un programma su Gambero Rosso, Io, me e Simone (tanto per non ribadire il concetto di vanità ed egocentrismo di certi cuochi…). Cuochi e fiamme lo vedo sempre e devo dire che è un ottimo format e lui dà sempre tante ideuzze semplici e prelibate!

Anche lui, come tutto il mondo dello spettacolo, è su Twitter e come gli altri scrive fregnacce.

Se ci sia una ragazza la momento non ci è pervenuto. Per la felicità di mia sorella che lo adora.

Ha un sito, www.simonerugiati.com, dove c’è una photogallery in cui è ancora più evidente la sua piacioneria.

Su D di Repubblica la settimana scorsa è uscito questo articolo con 4 sue ricette: http://d.repubblica.it/argomenti/2012/07/10/news/ricette_simone_rugiati-1124261/?rss

Enjoy it!

Strawberry risponde #3

(ma che mi dici? Parlano di me anche su Una Fragola al Giorno? So’ troppo figo!)

Scherzi a parte, lui mi sta simpatico!

9)  harry potter 8 libro

Calmi calmi!! Non vi agitate. Questa storia di un ottavo libro circola ormai da un paio di anni ma è solo il classico specchietto per le allodole per mantenere viva l’attenzione sul maghetto più famoso del mondo. J. K. Rowling, pur non avendo mai voluto dire la parola “mai” alle continue domande di un nuovo capitolo della saga, ha fatto capire molto chiaramente di non avere in mente di scrivere un nuovo romanzo.

Strawberry risponde #3
Tuttavia un nuovo libro su HP lo sta effettivamente scrivendo. Ma non è un romanzo, bensì una Enciclopedia sul mondo di Harry. Anche in questo caso, come fu per le Fiabe di Beda il Bardo, i proventi andranno in beneficenza.

Sinceramente non trovo il senso di scrivere un ottavo libro. La storia è giunta al suo naturale termine, Voldemort è stato sconfitto e Harry, Ron, Hermione e i loro amici hanno potuto proseguire con le loro vite. inventarsi una nuova trama a mio parere sarebbe forzato. Ora ciò che desidero è leggere altro della Rowling e sono in attesa del suo romanzo per adulti, che non avrà niente a che vedere con il mondo di Harry. Speriamo bene!

10) sdraiati al sole

Beati voi…

Strawberry risponde #3

E con questo è tutto, gente! Alla prossima!


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