Con questo lavoro sembra di essere tornati indietro nel tempo, agli anni '30 di Mario Sironi e i suoi affreschi alla Sapienza o di Enrico Prampolini con i suoi mosaici all'Eur. Passato il periodo del muralismo è giunta l'ora della Street Art. Ed ecco dunque che l'artista tedesco mette da parte gli edifici vecchi ed abbandonati, per lavorare, su commissione, per quelli pubblici.
Da Marzo a Luglio di quest'anno, il festival porterà a Roma più di 30 street artist italiani ed internazionali. Il punto di partenza è proprio l'opera di Behr, a due passi dalla metro Garbatella e la kermesse culminerà con due grandi eventi realizzati in collaborazione con Roma Capitale e Macro. La prima si terrà presso la sede museale di via Nizza ed è una conferenza internazionale circa il futuro panorama visivo delle città, la seconda è una mostra, gratuita, al Macro Future di Testaccio che da giugno ad agosto sarà il banco di prova dei più importanti writers italiani e francesi.
Danilo Broggi, ad di Atac, si dice felice dei colori e delle forme realizzate da Behr. "Il connubio fra trasporto pubblico e arte di strada può rivelarsi un asset straordinario per il servizio che svolgiamo..." - ha poi aggiunto - "...Due mondi così diversi possono parlare con una voce unica su tematiche di grande importanza sociale, come il rispetto dei beni pubblici e la loro difesa dagli atti vandalici".
Fonte
EMILIANO DI PLACIDO
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