Bisogna barricarsi mentre si friggono i crocchè. I ladri sono sempre in agguato. Attirati dall’inconfondibile profumo arrivano quatti quatti e con improvvisa disinvoltura attaccano il piatto di portata. Ed hanno ragione. Il crocche è friggi e mangia. E’ una ricetta della cucina classica napoletana che nasce poverissima. Patate, sale e pepe senza impanatura. Ma ahimè nasconde delle insidie. Se non si trova la patata giusta si dissolvono nell’olio di frittura. Almeno a me è capitato spesso. Questa che vi propongo e che si trova nell’ultimo numero del magazine “Taste&More” è la versione che non mi ha mai deluso. Nata consultando la tradizione, le signore napoletane e la mia cara mammina.
La ricetta si trova a pag. 26 del magazine.
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