Delle streghe abbiamo già parlato, eppure non ci si stanca mai di cercarle. Il mistero, è il mistero il segreto del loro successo, quell’alone che le abbraccia, che le protegge, che le rende cose sacre, non per tutti.
Ma parlarne è una cosa, seguirne le tracce è tutta un’altra. L’associazione culturale l’isola delle janas, nuova nata nel panorama culturale sardo, ce ne dà l’occasione domenica 19 dicembre.
L’appuntamento è per le 11.00 del mattino in via Marconi ad Aritzo, esattamente davanti alle carceri spagnole, prima tappa di un breve itinerario che ci racconterà dei misteri delle kogas, delle surbiles, delle bruxias e delle majarzas, per dirla in una parola delle streghe nostrane.
Le carceri spagnole sono semplicemente un contorno, gustoso e suggestivo ma pur sempre un contorno. Il piatto forte è la mostra permanente Bruxas ospitata al loro interno. Cosa vi dovete aspettare di trovarvi? Magia e stregoneria allo stato puro da percorrersi sul filo d’una approfondita ricerca storica e grazie all’esposizione di oggetti religiosi, rituali, magici e stregoneschi che vi faranno scivolare in un mondo di credenze popolari, malefici e maledizioni.
A Valentina Lisci e Simone Congia, rispettivamente Presidentessa e Vicepresidente dell’Associazione culturale il compito di ripescare i partecipanti da questo tuffo nel mistero isolano e proiettarli direttamente all’interno de S’Omo e Sa Majarza, letteralmente la casa della strega, fascinoso museo di Bidonì, eccezionalmente aperto per l’occasione.
Il museo è un calderone di leggende, xilografie di streghe e diavoli, amuleti, pozioni e sortilegi. Il percorso offerto s’affida a concrete ricerche storiche che aiuteranno a dare della stregoneria in Sardegna un quadro più ampio e gustoso.
E a proposito di gusto il pranzo si terrà al sacco e il costo dei musei sarà a carico dei partecipanti. Si parla di pochi euro in cambio di antiche leggende e misteriosi percorsi. Ne val bene la pena. Per visitare la mostra Bruxas di Aritzo il biglietto ammonta a 2,50€ a persona, mentre per S’Omo e sa Majarza l’offerta è libera.
E’ gradita prenotazione non più tardi di venerdì 17. Non si poteva scegliere data migliore.
Per maggiori info: [email protected]
Per una sbirciatina in anticipo:
http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=19365&v=2&c=2487&c1=2124&t=1
http://www.sardegnacultura.it/index.php?xsl=253&s=19013&v=2&c=2487&c1=2125&visb=&t=1