La Bibbia Oscura
Carlo Santi, Ciesse Edizioni
La recensione di Pia Barletta
Abbiamo lasciato l’affascinante Risolutore Tommaso Santini con il Vangelo di Maria Maddalena e lo ritroviamo alla ricerca della Bibbia Oscura.
Cambiano gli scenari, si aggiunge qualche nuovo personaggio ma il viaggio adrenalinico continua, soprattutto nel tempo.
Come nella migliore tradizione “satanica” tutto ha inizio con un giovane posseduto e con la misteriosa morte dei monaci che ne hanno constatato la possessione. Dal corpo del ragazzo è stato prelevato il seme per una nuova vita, qualcuno dovrà sacrificare la propria in cambio. La leggenda ancora una volta viene mescolata ad arte con la storia, tra le righe sfilano personaggi di diversa fama: Papi, imperatori, dittatori e artisti geniali. Un campionario variegato con un denominatore comune: ognuno di essi ha scritto, lunghi o brevi che siano, alcuni capitoli della nostra storia, anche se in epoche diverse.
Cos’altro potrebbero avere in comune Bonifacio I, Napoleone Bonaparte, Hitler e Leonardo da Vinci, a parte l’indiscusso carisma?
La leggenda di Carlo Santi vuole che essi abbiano avuto tra le mani la Bibbia Oscura e, dopo essersi concentrati sulla sua lettura, perdendo addirittura la cognizione del tempo, ne abbiano assorbito l’immenso quanto malefico potere. Questo spiegherebbe molte cose, un alone di mistero ancora oggi avvolge alcuni di essi, soprattutto Leonardo da Vinci, su cui sono state azzardate ipotesi ben più fantasiose di questa.
Dunque esiste per davvero questa Bibbia, e il Risolutore questa volta dovrà vedersela con un avversario che poco ha di umano: Belial, nato dal seme del ragazzo posseduto e da Paola, una giovane donna la cui vita si interrompe nel momento in cui vede la luce l’Anticristo. Belial assorbirà il potere della Bibbia oscura al compimento del suo trentatreesimo anno di vita, un numero simbolico di chiara matrice religiosa. Una nuova e nefasta era si profila all’orizzonte, e toccherà a Santini e alla sua squadra fare in modo che questo non avvenga, a qualunque costo, Belial potrebbe essere ovunque e chiunque.
Le indagini non potranno seguire i normali canoni, ma andranno a ritroso fino ad arrivare a trentatré anni prima, e durante il tragitto ancora una volta saremo accompagnati in luoghi suggestivi, come il Castello di Wewelsburg, sito pregno di energia esoterica. La pianta della costruzione richiama come forma la Sacra Lancia di Longino, l’arma che trafisse il costato di Gesù, una reliquia importante quasi al pari del Santo Graal. Lì, nel maniero, si incontravano gli adepti della Setta degli Oscuri, di cui Himmler rappresentava il Sommo Sacerdote e Hitler l’Eletto.
Giovanni Santini tenterà di mettere in guardia Tommaso, lui stesso, infatti, restò ammaliato dallo sguardo di Hitler tanto da non riuscire a ucciderlo. Ancora una volta Carlo Santi costringe a leggere tutto d’un fiato, complice il linguaggio immediato e ai limiti dell’irriverente, battute divertenti e audaci considerazioni teologiche.
La trama complessa ma che si snoda lineare è densa di informazioni, elementi sovrannaturali, profezie e perfino riferimenti ai maya, le cui teorie sull’imminente fine del del mondo in questo preciso momento storico sembrerebbero tristemente possibili. Questa volta non ci sono roveti ardenti, ma solo percorsi labirintici con cunicoli e bunker tra i quali il Risolutore è ben determinato a giocare la partita, fosse anche l’ultima della sua vita.
La lotta suprema tra il bene e il male, due facce della stessa medaglia, così come la vita e la morte, ha luogo in un crescendo narrativo in cui il lettore vede contrapposti Dio e Satana, l’accettazione dell’uno prevede quella dell’altro.
Potrà Tommaso Santini uccidere un essere immortale? E, se sì, come ci riuscirà?
Non resta che leggere che La Bibbia Oscura, attenzione però…
Potremmo restare intrappolati tra le sue pagine…