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Tucker Rebecca Crenshaw Paul, Leonardo Simboli e segreti, Rizzoli
Chi di noi riesce a guardare il volto della Gioconda – l’opera d’arte più famosa al mondo – senza interrogarsi sul significato del suo misterioso sorriso? Nella speranza di sperimentare di persona il fascino di questo straordinario ritratto, le folle accorrono a contemplarlo nella sala del Louvre dove oggi è conservato. Non meno affascinanti sono gli altri dipinti di Leonardo, sia che ritraggano personaggi del suo tempo, sia che raffigurino creature celestiali, così come i disegni di luoghi a lui familiari, le sue fantastiche invenzioni e le intricate scene di battaglia. Film, romanzi e articoli hanno contribuito a rendere ancora più popolare la vita e l’arte del maestro toscano, pretendendo di rivelare e di interpretare i misteri nascosti all’interno delle sue opere, nonché le sconcertanti intenzioni dell’artista. In effetti l’opera di Leonardo offre numerosi simboli e segreti da svelare; i suoi dipinti, i minuziosi disegni e la sua carriera artistica appaiono oggi difficili da capire tanto quanto lo erano ai suoi tempi, quando era ritenuto dai contemporanei una figura geniale ed enigmatica. Come architetto, scultore, scienziato, inventore e soprattutto pittore, Leonardo incarna perfettamente le nuove idee e l’atteggiamento che hanno caratterizzato la cultura del Rinascimento nel Quattrocento e nel primo Cinquecento. Al servizio di mercanti fiorentini o dei papi, di regnanti, condottieri itineranti o nobili in ascesa, l’artista diede vita a opere che superano le aspetttative dei committenti.
Germano Celant, Arte povera, Electa – catalogo della mostra
Questa pubblicazione accompagna l’evento “Arte Povera 2011″, a cura di Germano Celant, che si è svolto in simultanea attraverso l’Italia nelle città di Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari, arrivando a coinvolgere otto musei e istituzioni culturali, con un’esposizione che include oltre trecento installazioni e opere in architetture interne e spazi urbani, su una superficie totale di circa 15.000 metri quadrati. L’iniziativa ha come fulcro il gruppo nato nel 1967 con gli artisti Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio, e ne presenta gli sviluppi storici e contemporanei in diversi contesti: dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea alla Triennale di Milano, dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, dal MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli al Teatro Margherita di Bari. Per documentare l’impatto di tale ricerca nel mondo dell’arte, quanto la complessità dei singoli contributi d’artista e le loro aperture a tutti i linguaggi dalla scultura alla fotografia, dalla pittura alla performance, dal video al teatro, dalla scrittura all’architettura, è stato realizzato questo volume che si presenta come catalogo e come libro. Vi sono raccolti trentatré saggi inediti.
LOUVRE – TUTTI I DIPINTI, PROMAREDE, ELECTA
Finalmente il catalogo completo di tutti i dipinti del Louvre, un’opera finora assente nel panorama editoriale italiano, nonostante questo museo sia oggi il più visitato al mondo. Un reference indispensabile, uno strumento di studio e di consultazione che non può mancare nelle librerie di musei, università, istituzioni, studenti e appassionati d’arte. Il volume raccoglie in circa 700 pagine e in 2800 immagini tutta la pittura del Louvre suddivisa per scuole, dalla Spagna all’Italia, dai Paesi germanici alle Fiandre: si tratta di una delle più complete raccolte di pittura esistenti che annovera capolavori assoluti come la “Gioconda” di Leonardo da Vinci, la “Zattera della Medusa” di Géricault, il Bagno turco di Ingres. Il grande formato del volume assicura un’agevole fruizione delle immagini, mentre i testi specialistici garantiscono un puntuale approfondimento sui grandi capolavori del museo. Le introduzioni alle singole scuole sono curate da Vincent Pomarède, storico direttore del dipartimento di pittura del museo. Il DVD allegato al volume è un utilissimo strumento di consultazione, che permette di ricercare e visualizzare con semplicità tutti i dipinti del Louvre, ingrandendo le immagini a piacere in modo da studiare con più attenzione i particolari. Fotografie di Erich Lessing. Premessa di Henri Loyrette.
Dora Lardellim Viaggio nell’arte degli hotel dell’Engadina 1850-1914 (Musei e luoghi artistici), Ristampa 2011, Skira
Storia dell’arte e abitudini di vita nella regione alpina attraverso l’arredamento e la decorazione d’interni dalla seconda metà dell’Ottocento allo scoppio della Grande Guerra. L’arredamento degli alberghi dell’Engadina dalla seconda metà dell’800 al 1914 – con le sue ricche decorazioni, gli stucchi dipinti, gli importanti allestimenti – si ispira sia alla tradizione locale sia all’arte europea contemporanea. I richiami più evidenti infatti sono all’Italia, all’Impero Austro-Ungarico, alla Francia e alla Inghilterra, anche se di tanto in tanto appaiono chiare influenze degli oggetti artistici di fattura marocchina e estremo-orientale. L’allestimento artistico doveva corrispondere ai bisogni estetici di una società benestante e internazionale che amava viaggiare e sentirsi circondata ovunque da opere e ambienti raffinati nel gusto e nella manifattura. Gli interni degli alberghi illustrati in questo libro sono opera di numerosi decoratori, un tempo famosi e apprezzati, ma oggi del tutto sconosciuti. La loro relazione con i committenti e gli architetti come pure la loro capacità di interpretare i desideri degli ospiti degli alberghi mostrano la loro volontà di creare piccole “opere d’arte”, di essere parte di una “Gesamtkunstwerk” (opera artistica globale) influenzata dallo spirito del tempo. In altre parole, questo libro riccamente illustrato offre uno squarcio della storia dell’arte delle Alpi che rischiava di perdersi nell’oblio.
Philippe Daverio, Il museo immaginato, Rizzoli
Guidato dalla curiosità e dal suo gusto personalissimo, Philippe Daverio inventa la sua collezione d’arte, raccontando capolavori come “La pala di Brera”, “Il giuramento degli Orazi”, “La nascita di Venere” e “La canestra di frutta”. Opere “rilette” dal suo sguardo ironico e graffante, che riconduce i dipinti al loro contesto o ne mette a fuoco i particolari. Il primo vero libro illustrato sull’arte di uno dei più popolari uomini di cultura europei, autore e conduttore di “Passepartout”.