Woody Allen insuperabile,intelligente e scaltro. Il film girato a Roma è senza confini alla faccia di quei critici che vogliono affossarlo: ” un film dei Vanzina scolorito….”. Follia. Una pubblicità stellare alla città di Roma che aumenterà la fiumana di turisti per anni. Il film inizia con Volare di Domenico Modugno con l’incisione originale del 1958: dimostra intelligenza e riverenza (ma l’hanno capito in pochi). Unico neo del film una sfacciata pubblicità della Thema Lancia, vettura terrificante. Incontro inevitabile, quello con l’Urbe, per il regista statunitense, raffinato intellettuale sicuramente attratto dall’arte e dalla storia della città ma anche dal fatto che Roma è stata ritratta dai registi sui quali si è formato (Federico Fellini, Vittorio De Sica, Mario Monicelli). La Città Eterna è teatro di quattro distinti episodi. Leopoldo (al quale dà il volto Roberto Benigni) è un grigio papà di famiglia che si trova improvvisamente e immotivatamente sotto le luci della ribalta, attorniato da giornalisti e belle donne. Sarà dura poi rientrare mestamente nell’anonimato. Woody Allen è un americano (Jerry) chiamato a confrontarsi con i genitori italiani del fidanzato della figlia che, con sua grande sorpresa, scopre che il padre del ragazzo, di professione impresario di pompe funebri, possiede straordinarie doti canore. Penelope Cruz nei panni di Anna, un’avvenente donna matura, rischia di mettere in crisi il rapporto tra due freschi sposini. Alec Baldwin recita nel ruolo dell’architetto John che rivive, tramite l’incontro con un giovane follemente innamorato di un’amica della sua ragazza, una passata dolorosa esperienza.
Le figurine di To Rome with Love si muovono tra i vicoli di Trastevere, attraversano orgogliosi via Vittorio Veneto, perdono la bussola tra strade tutte uguali, ma finiscono per appiattirsi e scemare sottotono come il ritratto da cartolina vintage che Allen traccia di una città che s’è prefigurato come esotica. Dal risultato naif sembra quasi avvertire la stanchezza di un genio della scrittura e dell’immagine in movimento impigliato nelle prime impressioni: non traspare infatti lo sforzo creativo di una rielaborazione interessante che possa emergere da stantii dejavu
Cast stellare per “To Rome with love”. Oltre a Woody Allen e Roberto Benigni tante le presenze importanti del film. Ricordiamo le partecipazioni di Alec Baldwin (“Talk radio”, “Caccia a Ottobre Rosso”, “Americani”, “Perl Harbor”, The aviator”, “E’ complicato”), Penelope Cruz (“Tutto su mia madre”, “Non ti muovere”, “Volver”, “Vicky Cristina Barcelona”), Jesse Eisemberg (“Cursed – Il maleficio”, “The social network”), Antonio Albanese (“Vesna va veloce”, “La seconda notte di nozze”, “Giorni e nuvole”, “Qualunquemente”), Riccardo Scamarcio (“Tre metri sopra il cielo”, “Mio fratello è figlio unico”, “Mine vaganti”) e Ornella Muti (“Romanzo popolare”, “La stanza del vescovo”, “Il bisbetico domato”, “Tutta colpa del paradiso”, “Io e mia sorella”, “Stasera a casa di Alice”, “Civico zero”).