Nel frattempo vi propongo un piatto tipico della mia città. Sono giorni che mi lascio cullare dai ricordi piacevoli della mia infanzia e adolescenza, sia a livello di emozioni che con i sapori della tavola, tutto questo mi ha aiutata ad affrontare questo momento di cambiamento senza sentirmi completamente allo sbaraglio.
Stasera a fare da contorno a tutte queste emozioni, parteciperò ad una cena con vecchi amici che da circa 14 anni non vedo o frequento. Una serata "revival" che non vedo l'ora di assaporare!
Dovete sapere che tra i 14 e i 18 anni, facevo parte di un gruppo affiatatissimo di ragazzi e ragazze più o meno coetanei. Eravamo inseparabili, ogni decisione veniva presa all'unisono (...e mettere insieme 15 pensieri diversi non è cosa semplice soprattutto a quell'età..) e a loro e a quel periodo della mia vita sono legati i ricordi più belli e spensierati di sempre..
In cucina, invece, mi sono lasciata coccolare da questa ricetta che preparavano sempre in casa mia in questo periodo con i fagiolini serpenti, chiamati in dialetto "stringhe" perché ricordano come lunghezza e forma i lacci delle scarpe!
Un piatto povero della tradizione contadina che regala sempre un piacere senza tempo.La ricetta è quella di mia nonna ma navigando in rete ho visto che bene o male è una versione piuttosto standard.
Per ulteriori informazioni su questi fagiolini ne ho già ampiamente parlato qui.
Ingredienti x 4 porzioni:
1 mazzo di fagiolini serpenti (circa 800g)
5 pomodori maturi2 spicchi d'aglio
2 cucchiaini di olio e.v.o.
Acqua q.b.
Lavare accuratamente i fagiolini e spuntarli. (A piacere si possono dividere a metà per renderli più facili da maneggiare ma io preferisco lasciarli interi.).
Lavare i pomodori e ridurli in piccoli pezzi (per un sugo più omogeneo potrete sbucciarli),Scaldare l'olio in una capiente pentola, unire l'aglio intero e farlo imbiondire. Versare i pomodori e farli insaporire. Infine aggiungere i fagiolini e coprirli di acqua a filo. Cuocere a fuoco vivace fino a far ritirare tutto il liquido (circa 30-40 minuti).
Per velocizzare l'operazione potete cuocere tutto nella pentola a pressione per 20 minuti. In tal caso riducete l'acqua a 2 bicchieri o verrà troppo liquida.
Ottima da gustare ben calda con del pane toscano tostato o il giorno dopo fredda come insalata a cui potrete aggiungere qualche scaglia di parmigiano.
Si prepara in anticipo e si conserva in frigo fino a 4 giorni. Consiglio di eliminare l'aglio prima di riporlo nel recipiente o con il tempo il suo sapore coprirà il resto degli ingredienti.
Come tutti i piatti delle tradizione contadina, è economico e il mio anche a km 0..i fagiolini provengono dall'orto dello zio e i pomodori sono i primi del nostro!