di: Andrea Bertaglio
Secondo il rapporto del Programma Ambientale delle Nazioni Unite (Unep) per evitare il rischio della scarsità idrica bisogna finanziare un impianto di dissalazione, che trasformi l’acqua da salata a dolce. Costo: 500 milioni di dollari
Il più grave problema della striscia di Gaza? L’Onu non ha dubbi, è la scarsità idrica. Il milione e mezzo di abitanti di questo lembo di terra potrebbe infatti ritrovarsi senza acqua potabile entro il 2016. A meno che non si riesca a finanziare un impianto di dissalazione, che trasformi l’acqua da salata a dolce. Costo: 500 milioni di dollari. Una situazione al limite, quella di Gaza, le cui cause risiedono principalmente in due fattori: l’eccessivo inquinamento, anche dovuto all’assenza di controlli delle acque reflue, e lo smodato sfruttamento dell’unica falda acquifera disponibile, condivisa con Israele ed Egitto.