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Striscia la notizia ci risponde

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Striscia mi ha risposto, non grazie alla mia email ma grazie alle NOSTRE email che abbiamo mandato alla redazione tramite una mail bombing. Dopo solo 72 adesioni, la mail-action ha avuto “effetto” e siamo solo all’inizio. Ha fatto effetto nel senso che le nostre lettere sono giunte al destinatario e non perchè abbiamo vinto la nostra battaglia.  Questo è il testo della email, non è soddisfacente ma comunque reputo importante darvene notizia:

Buongiorno,

rispondiamo a lei e alle altre blogger che ci hanno inviato un testo uguale al suo.

Rispettiamo le sue posizioni ma ci teniamo sottoporle il nostro punto di vista.

In primo luogo intendiamo precisare che il nostro intento era quello di evidenziare l’ipocrisia di giornali e reti televisive che, presentandosi come paladini della dignità della donna e accusando noi di sfruttare la figura femminile, in realtà praticano la mercificazione del corpo della donna.

Vogliamo ribadire che la nostra battaglia ha il solo scopo di difendere il nostro programma e la nostra storia artistica e professionale da attacchi pretestuosi e del tutto ingiustificati che da tempo vengono rivolti contro di noi. E la nostra autonomia e indipendenza sono attestate da tutta la storia di Striscia.

Quanto alle Veline di Striscia quello che loro rivestono è un ruolo: ballano, sorridono, non possono parlare e si accosciano su una scrivania per ricordare che Striscia è un varietà e non verità, e lo si capisce anche dal fatto che i due conduttori sono dei comici e non dei giornalisti. Le Veline nascono in risposta alle copertine de L’Espresso e Panorama, sono una parodia della donna nello spettacolo, il cui compito, in molti casi, è quello di sorridere e vendere, un’esasperazione delle vallette mute e delle le donne ornamentali. Ricci sostiene che le Veline siano una sintesi mirabile di quello che fa il 99% di chi si presenta in tv, in qualsiasi tipo di trasmissione. Cioè: sculettano un po’ e fanno una telepromozione (di se stessi, di un prodotto, di un partito, ecc…)

Quando ci accusate di fare un “uso strumentale del corpo della donna”, oltre a ribadire l’origine e il vero significato delle nostre Veline, non possiamo non ricordare brevemente a quante donne Ricci abbia dato spazio nei suoi programmi: da Sabina Guzzanti (L’Araba fenice) a Lorella Cuccarini (Paperissima) e Michelle Hunziker (Paperissima e Striscia). E poi Miriana Trevisan, Naike Rivelli, Roberta Lanfranchi, Eva Henger, Edelfa Chiara Masciotta, Juliana Moreira: tutte donne che hanno esordito alla conduzione in programmi ideati da Ricci. Ruolo importantissimo è ricoperto inoltre dalle due inviate di Striscia: Stefania Petyx, che dalla Sicilia denuncia i misfatti della mafia, e Cristina Gabetti, a cui è affidata una rubrica settimanale dedicata all’ambiente. Insomma, non ci sembra di aver “legittimato la posizione svantaggiata delle donne nella società”.

Proprio per dare corpo alle nostre affermazioni abbiamo lanciato la provocazione a cui lei fa riferimento. A questo proposito vogliamo sottolineare che noi abbiamo fatto il primo passo: abbiamo rinunciato a fare il concorso estivo Veline. E questa è una decisione particolarmente importante e gravosa: si tratta infatti di un programma di notevole successo che ha sempre fatto più ascolti e più share di Miss Italia. Eppure ci rinunceremo pur di smuovere le acque.

E ci siamo anche spinti a dire che siamo disposti a rinunciare alle Veline nel cast del programma se anche il gruppo Espresso rinuncerà alle sue, il settimanale D-La Repubblica delle Donne e il mensile Velvet dove la dignità delle donne è ridotta da sempre ad attaccapanni.

Cordiali saluti

La redazione di Striscia la Notizia

Gli rispondiamo collettivamente sempre nell’evento della mailbombing? Replichiamo replichiamo!



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