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Strumenti di lavoro: la partitura

Creato il 27 ottobre 2011 da Musicamore @AAtzori

Strumenti di lavoro: la partituraCome tutti i mestieri e le professioni anche il mio ha vari strumentidi lavoro essenziali. Uno di questi è sicuramente la partitura. Senza partitura o spartito nessun concerto può prendere forma. La prima fase di un concerto o di un’ Opera lirica comincia quindi dallo spartito. Una lettura attenta delle note, del ritmo e dei segni d’interpretazione sono elementi essenziale per cominciare una buona preparazione .
Naturalmente come strumento iniziale, la partitura deve essere chiara , con una stampa leggibile affinchè si possano evidenziare e segnare con la matita tutti quei piccoli particolari che il compositore ha voluto al momento della realizzazione.
Capita a volte però che questa scrittura non sia chiara e che sia anzi talmente minuscola che usiamo dire “scrittura di mosca”. Questo succede soprattutto quando la partitura è originale e comprendente anche i righi di tutte le voci e strumenti d’orchestra che andranno ad eseguire il brano.
E’ il caso dello spartito che stiamo leggendo in questi giorni: si tratta del coro delle Sirene, per coro femminile, tratto da un trittico di Debussy: I Nocturnes (1897-99).
Tre sono le parti di questa composizione: Nuages è lo spettacolo del cielo immoto in cui passano lente e melanconiche le nuvole, per svanire poi in un grigio in cui si mescolano delicate tonalità di bianco Fetes è il ritmo danzante dell’atmosfera, rischiarato per alcuni istanti da vividi fasci luminosi.
Un corteo di figure fantastiche si avvicina alla festa ed in essa si perde.
Lo sfondo resta sempre lo stesso: la festa con il suo scompiglio di musicae luci che danzano in un ritmo cosmico.
Sirènes è il mare ed il suo movimento inesauribile; sulle onde, su cui scintilla la luce della luna, il misterioso canto delle sirene risuona come un riso e si perde nell’infinità”.
E’ il coro femminile, che evoca, senza testo, la seduzione del canto delle sirene, la seduzione stessa del mare.

 


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