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Struvor: dolcetti di Natale

Da Stefanod
Struvor: dolcetti di NataleUno potrebbe pensare che il pantagruelico menù del Natale svedese ti riempia così che non hai voglia di mangiare altro sino al cenone di capodanno. Ed in effetti sia cena del 24 che pranzo del 25 sono stati lunghetti. Si è chiaccherato di tutto. Addiritura uno dei regali di Natale che ha ricevuto Eleonora (il suo primo orologio) ci ha dato modo di filosofeggiare su come mai in alcune lingue si dica "sei e mezza" per indicare che le sei sono passate da mezz'ora, mentre in altre (come lo svedese) per indicare la stessa ora si debba dire "halv sju" (mezz'ora alle sette). Io, scherzando, sostenevo che dire che manca mezz'ora alle sette mi sembra quasi pessimista perché uno si concentra su cosa manca e non su cosa c'è. Gli svedesi mi rispondevano che invece è segno di ottimismo perché in questo modo loro guardano al futuro e non al passato. Eleonora nel frattempo guardava l'orologio rendendosi conto di dover pensare in maniera diversa a seconda che debba dire le ore in svedese o in italiano.
È però sempre Natale, per cui va bene le arringhe, i salami di renna e di alce, i patè di fegato insaporiti con gallinacci e miele, il prosciutto al forno, eccetera...ma vuoi non metterci dei dolci? E quindi vai, fra le altre cose, di "struvor", delle frittelline semplici semplici tipiche di Natale che vengono preparate intingendo un ferro particolare a forma di farfalla nella pastella (1,5 dl farina, 1,5 dl acqua o latte, due uova, un pizzico di sale ed un pizzico di zucchero vanigliato) e poi tenendolo nell'olio bollente per trenta secondi. Con l'aiuto di una forchetta si toglie poi la frittella e si passa nello zucchero e i gioco è fatto! Eleonora e Sofia le hanno assaggiate per la prima volta e ne sono diventate ghiottissime.

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