Le autorità nigerine sono molto allarmate per quanto sta accadendo nella riserva nazionale dell’Air e Teneré, nel nord-est del Niger.
Infatti, se negli anni ’90 gli struzzi dal collo rosso erano circa 3 mila, oggi se ne contano, in tutto, una sessantina.
Secondo alcuni esperti di fauna locale,in un intervento a radio”Sahel”, si è detto molto esplicitamente che le cause sono da imputarsi ai lunghi e ripetuti periodi di siccità nel Paese nonché al fenomeno del bracconaggio che, in certe condizioni, è difficile comunque da estirpare.
Per ritornare alle riflessioni fatte ieri sul mondo animale e gli umani : bene, molto bene, preoccuparsi degli struzzi dal collo rosso nell’onesto rispetto della sopravvivenza di questi rari esemplari e punire i cacciatori di frodo. Ma non sarebbe più opportuno, da parte delle autorità locali, occuparsi piuttosto dell’infanzia bisognosa di tutto, specie quella dei villaggi rurali, che sappiamo a quanti malanni e malattie va incontro ogni giorno e senza difese alcune di sorta?
Anche un semplice morbillo, a quelle latitudini, può divenire causa di morte.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)