Stuart Hogg, il futuro è ancora ai Warriors (per il momento)

Stuart Hogg (mia foto)

Stuart Hogg, estremo della Scozia, ha rilasciato parole di distensione circa il suo futuro ai Warriors alla BBC dopo la vittoria contro gli USA nel primo test match, in cui ha anche marcato una meta al termine di quasi settanta metri di corsa.

“Sono contento ai Warriors, un club che sta andando nella giusta direzione”, ha detto Hoggy ai microfoni di Alasdair Lamont, inviato di BBC Sport al seguito della nazionale scozzese.

“Abbiamo disputato due semifinali e una finale di Pro12 nelle ultime tre stagioni e per questo sono convinto che la strada imboccata sia quella giusta. Spero che il prossimo anno sia quello buono per centrare la vittoria finale“.

Hogg, come abbiamo riportato più volte in questo blog, è stato escluso da Gregor Townsend dalla squadra che ha giocato la post-season celtica; dopo la squalifica patita a seguito del placcaggio sconsiderato su Dan Biggar nell’ultimo impegno dell’ultimo 6 Nations e l’infortunio seguente, che lo hanno tenuto lontano dai campi per un paio di mesi, Hoggy si è trovato senza la maglia numero 15 a causa dell’esplosione di Peter Murchie. L’eclettico trequarti, che ha preso parte alla vittoriosa spedizione in Oz dei B&I Lions, era stato più volte vicino all’addio a Glasgow (con meta Ulster ma anche la Francia).

“Ho avuto molta pressione per le mie prestazioni ma devo riconoscere, merito al merito, che Peter ha giocato in maniera splendida ed è stato capace di prendersi lo spazio quando ha avuto occasione. Ha fatto delle partite incredibili e non posso arrabbiarmi per essere finito dietro a lui nelle gerarchie del club perché, ripeto, si è meritato il posto da titolare. Per quanto mi riguarda, scendere in campo ed essere in grado di giocare e dimostrare quello che posso fare è stato davvero gratificante“.

Hogg ha ancora un anno di contratto coi Glasgow Warriors. Difficile, adesso, che parta in questa sessione di mercato ma altrettanto difficile, così sembra, che rinnovi per altre stagioni la sua permanenza allo Scotstoun.