Studi legge se…:
1. Sei convinto di possedere già dalla nascita il potere di togliere le multe.
2. Sei il primo a rimetterti alla sacralità della legge ma anche il primo a vantarti di aver trovato il modo per aggirarla.
3. Il tuo vocabolario risente di un eccessivo uso di aggettivi come “mero” o “idoneo”, di avverbi come “manifestatamene”, di congiunzioni come “ovvero” di verbi come “disporre” o “perfezionare”, di sostantivi come “deroga” e “istituto”.
4. Per ogni singola discussione in famiglia che riguardi l’ora di rientro la sera o il luogo delle vacanze estive ti chiedi se la dottrina o le SSUU abbiano detto qualcosa in proposito.
5. Quando ti mostrano i tre volumi di guerra e pace pensi dentro di te che saresti in grado di finirli in tre ore e ripeterli in due.
6. Sei convinto che per qualsiasi domanda ci sia un brocardo latino come risposta.
7. Riesci a trovare in qualsiasi cosa degli elementi oggettivi e degli elementi soggettivi.
8. Il sillogismo è la tua forma mentis.
9. Non sei capace di esprimere un’opinione senza usare almeno quattro negative consecutive (cose tipo “non posso non immaginare che nessuno sia in grado di negare quello che ho detto).
10. Per te una cosa che non “produce effetti” non esiste.
11. Hai la settimana enigmistica in bagno con in bella vista la pagina della rubrica “se fossi il giudice”.
12. Butteresti dentro una pressa idraulica tutti i giornalisti che usano l’espressione “registro degli indagati” dato che ritieni che chiunque sappia o debba sapere che si deve parlare di “registro delle notizie di reato”.
13. Quando ti hanno bocciato alla patente alla domanda degli amici riguardo cosa avresti fatto hai risposto: “aspetto la motivazione”.
14. Nel corso degli anni hai perfezionato sistemi di sottolineatura sempre più complessi fino a prevedere diverse combinazioni alfalogaritmiche per identificare le cose più importanti da quelle poco meno importanti da quelle poco poco meno importanti da quelle poco poco poco . . .
15. Compri i libri a chili.
16. Fino a 25 anni Antonio Di Pietro è il tuo unico mito, dopo i 25 è il tuo principale nemico.
17. Una volta ti sei scottato con i fornelli e hai dato la colpa al legislatore!
18. sai che chi dice che i tuoi studi sono solamente mnemonici evidentemente non ha mai letto un libro di Marcello Gallo o di Francesco Carnelutti.
19. Sei l’unico che quando va ad una manifestazione nel kit di sopravvivenza porta anche un codice di procedura penale.
20. Hai detto almeno una volta che prima di sposarti farai un prematrimoniale.
21. Se devi andare a piazza Cavour ma non sai dov’è per analogia vai a via Cavour.
22. Hai la scrivania piena di fogliacci che propongono enciclopedie, viaggi ai carabi o assicurazioni sulla vita, trovati periodicamente nella cassetta della posta dai tuoi familiari che li hanno via via ivi depositati dicendoti di dargli un’occhiata. Tu naturalmente non ne hai sfogliato nemmeno uno.
23. Ogni volta che c’è uno di quei film americani sui processi finisci per fracassare le palle a tutti coloro che malauguratamente si trovano li attorno per spiegare dettagliatamente tutte le differenze con il processo italiano.
24. Un biglietto dell’autobus per te non è un semplice biglietto dell’autobus ma un contratto!
25. Sai che lo stillicidio non è un omicidio particolarmente efferato.
26. Hai almeno una volta sentito dire che il tuo professore di diritto privato ha bocciato all’esame uno studente che fino a quel momento era stato da trenta perché aveva accettato in regalo da lui il suo preziosissimo orologio (la variante è la penna) senza le formalità per la donazione non di modico valore.
27. Per te attore non è solo Robert De Niro o Al Pacino.
28. Anche se vivi in una palazzina in pieno centro-città sei convinto che il tuo vicino abbia un fondo.
29. Hai sviluppato una particolare attitudine ad inventare sul momento scuse valide per non andare alle riunioni di condominio.
30. Se ritieni di avere ragione sei pronto a morire per dimostrarlo.
31. Le considerazioni degli altri le troverai sempre “opinabili”, mentre le tue son tutte considerazioni “pacifiche”.
32. In situazioni scomode, sarai sempre in grado di poter “ritrattare“ il tuo pensiero e le tue parole, parlando di “interpretazione“ o, nel caso in cui non hai detto un qualcosa di importante, parlerai di un “significato implicito“ da desumere in via interpretativa o analogica dal discorso tuo in generale.
33. Ciò che non ci piace, per il semplice fatto che personalmente non lo riteniamo giusto, lo banniamo come “incostituzionale“ (anche se magari sappiamo che non è così, ma tanto gli altri “profani“ che ne sanno della Costituzione?).
34. Il “vizio“ per noi, non necessariamente può essere quello di fumare o di bere.
35. Odi chi parla e vorrebbe sempre in ogni occasione l’“effettività della pena“ perché sai o dovresti sapere che nel nostro ordinamento esiste l’istituto della “sospensione condizionale della pena”.