Magazine Diario personale
Primo giorno.
In realtà non mi è proprio sembrato un vero inizio: oggi non ho fatto pressoché nulla e ho perso le lezioni all'università. Ottimo inizio!
Credevo di dovermi mettere d'accordo circa i giorni e gli orari: sono rimasta là tutto il giorno...senza far niente: che rabbia.
Arrivo, la ragazza mi fa accomodare alla postazione davanti a due computer ancora Windows XP: uno con autocad 2008 a cui servivano i codici di attivazione e l'altro con autocad 2007. Abituata ad un 2013, con una visualizzazione ben diversa, mi sono messa il cuore in pace e decidendo, per i prossimi giorni, di portare il mio portatile. Ciliegina sulla torta: nel mouse la rotellina non andava e in autocad è...diciamo molto importante.
Primo compito: guardare un progetto, familiarizzare...dopo averlo studiato chiedo cosa posso fare ma, nonostante da luglio sanno che avranno una tirocinante, sembrano impreparati: non ne hanno un'idea. Finalmente un ragazzo mi fa disegnare due prospetti che per fortuna erano simili ad altri prospetti e così nella mattinata riesco a finirli.
Intanto provo ad intavolare il discorso dei giorni e degli orari ma l'architetto tra un impegno e l'altro sguinzagliava via. Speravo di tornare in facoltà nel pomeriggio ma non ho avuto il coraggio, già al primo giorno,di andarmene di mio arbitrio. Esco e vado a mettere, oltre ai 4 euro del parcheggio della mattina, altri 4,5 euro per il pomeriggio. Pranzo con una pasta salata e un caffè nel bar sotto lo studio e con la ragazza della mattina rientro. Gli espongo le mie necessità e mi dice di braccare il capo. Ma tra i suoi "un attimo", "arrivo subito", "vengo tra poco", ho passato il pomeriggio girandomi i pollici, senza fare nulla e, presa l'agenda in mano, ho iniziato a scarabocchiarvi sopra qualcosa, giusto per passare il tempo.
Finalmente arriva il proprietario dello studio e, finalmente, mi chiede dei giorni. Nonostante tutto non mi manda via.
Una riunione con l'impiantista ha dato un po' di colore al pomeriggio: ho assistito e ogni tanto asserito.
Tornata alla nullafacenza della mia scrivania dopo un po' finalmente mi manda via.
Chiudo il computer, inforco la borsa, saluto ed esco.
Spero in bene domani.
Sunwand