Studio shock su OGM: 'Italia chieda clausula di salvaguardia'
Occorre che l’Italia eserciti subito la clausola di salvaguardia fino all’adozione delle misure comunitarie dirette a consentire a ciascuno Stato interessato di agire di propria iniziativa per quanto riguarda il divieto di proliferazione di organismi geneticamente modificati (Ogm). Lo chiede la Coldiretti dopo che la Russia ha sospeso temporaneamente l'importazione di mais geneticamente modificato commercializzato dal colosso americano agroalimentare Monsanto dopo la diffusione dello studio choc francese sulla tossicita' di uno dei suoi prodotti, il mais Ogm Nk603.
Risulta ormai inderogabile - sottolinea la Coldiretti - alla luce delle informazioni scientifiche e delle determinazioni economiche adottate a livello internazionale, assumere misure di sospensione dell’immissione sul mercato e di utilizzazione di prodotti geneticamente modificati importati da Paesi terzi a fronte del rischio di contaminazione di alimenti e mangimi.
Solo l’esercizio della clausola di salvaguardia, introdotta a livello europeo in deroga alla libera immediata circolazione dei prodotti già autorizzati, consente infatti – precisa la Coldiretti - di poter evitare quei rischi biologici all’ambiente e alle peculiarità agroecologiche del nostro territorio compromettendo l’identità delle nostre produzioni.
L’Unione Europea – sostiene la Coldiretti - deve essere posta con le spalle al muro dopo una stagione di resistenza passiva all’ingresso di prodotti mal tollerata dai cittadini consumatori che hanno richiesto, e non ottenuto fino in fondo, trasparenza nell’informazione e sicurezza sugli scaffali. Il 71 per cento degli italiani – conclude la Coldiretti - ritiene il cibo biotech meno salutare di quello tradizionale e i risultati shock della ricerca rafforzano la scelta dall’Italia di vietare le coltivazioni di organismi geneticamente modificati nel rispetto del principio di precauzione.
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