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Stultifera Navis

Creato il 20 gennaio 2012 da Sogniebisogni
Stultifera Navis
Con chi si intratteneva il comandante?
Un’altra settimana andata via, quasi tutta in compagnia di profonde discettazioni di ingegneria navale e psicologia selvaggia. Lo Schettino che è in noi viene rimproverato dal nostro De Falco interiore. Capisco che l’occasione fosse ghiotta, un’enorme metafora socio-esistenziale del paese che si viene a incagliare quasi in diretta TV, per di più di venerdì 13. Roba imperdibile con retroscena che oscillano infallibilmente fra il ridicolo e il boccaccesco (con lo cherchez la femme della moldava che dormiva non si sa bene dove né con chi). L’unica cosa che vorrei sarebbe che spostassero quel velenosissimo relitto e se lo portassero chi sa dove, a fonderlo per farne lamette da barba o a farlo sparire dentro un maelstrom vorticante di merda liquida, dove probabilmente tutti noi lo raggiungeremo a non lunga scadenza.
La nave dei folli è una simbologia radicata nell’arte occidentale. Su una metafora così evidente si dovrebbe solo riflettere cinque minuti, poi, senza nessun commento, si dovrebbe provvedere al proprio dovere, mentre giudici, periti, sommozzatori e pompe funebri si applicano al loro. Ma non certo qui dove siamo stretti all’assedio mediatico da giornalisti armati di plastici e cartografie, psicologi della mutua che discettano di copulazione navale per procura su utero roccioso e il solito pubblico curvaiolo che vorrebbe crocifiggere chiunque (compresi i passeggeri perché sono evidentemente dei ricchi coglioni che decidono di fare la crociera in gennaio). Ora finalmente la settimana sta finendo è potremo arrovellarci con qualche altra fuffaggine italica, la rivoluzione forconista, l’insurrezione tassinara, il complotto plutomontimassonico del signoraggio o semplicemente la Champions League. Evviva.


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