AL PARTIGIANO.
Al caro Teresio, ti mando il mio ultimo saluto cordiale nella speranza che tu che resti sappi essere il conforto di papà e mamma. Ascoltali sempre! A niente valgono il coraggio e l’entusiasmo quando manca la benedizione dei genitori. Quello che ho passato io t’insegni. Fammi così vedere che non sei un muffito ma sei un Pieropan. Tanti saluti e bacioni da quello stupido di Renzo. (Pieropan Lorenzo, partigiano, anni 24, geometra, fucilato nel dicembre 1944).
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F I S C H I A I L V E N T O
Fischia il vento, infuria la bufera,
scarpe rotte eppur bisogna andar,
a conquistare la rossa primavera,
dove sorge il sol dell’avvenir.
Ogni contrada è patria del ribelle,
ogni donna a lui dona un sospir,
nella notte lo guidano le stelle,
forte il cuore e il braccio nel colpir.
Se ci coglie la crudele morte
dura vendetta verrà dal partigian;
ormai sicura è già la dura sorte
contro il vile che noi ricerchiam.
Cessa il vento, calma è la bufera,
torna a casa il fiero partigian
sventolando la rossa sua bandiera;
vittoriosi e alfin liberi siam.
-Cascione Felice-
(Comandante partigiano nella zona di Imperia, probabile autore).