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Il sole. Questo è il primo elemento che ha caratterizzato la Su e Zo per i Ponti di Venezia 2013. Dopo una settimana di grigiore e pioggia, le nostre preghiere sono state esaudite e la domenica mattina 7 Aprile 2013 è iniziata all’insegna della luce, del tepore e dell’aria primaverile. Se non è un “segno” questo… E poi le onde. Non quelle della laguna che si infrangono contro le pareti esterne delle abitazioni che si affacciano sul Canale, ma onde di turisti e partecipanti che salgono e scendono i ponti portando con sé la famiglia e gli amici, spesso i più cari. E’ questa la seconda immagine della 35a edizione della Su e Zo: è stato un piacere vedere quante persone, incoraggiate da una condizione meteo certamente favorevole, si sono date appuntamento a Venezia per “inondare” letteralmente le calli della città veneta.
Raccontare una giornata del genere non è semplice: molte le persone che vi hanno partecipato, sia come “maratoneti”, sia come staff organizzativo e molti i punti di vista con cui registrare le esperienze vissute. Cosa certa è stata la spontanea semplicità dei volontari, pronti ad accogliere i partecipanti con un sorriso ed a spronarli a raggiungere i punti ristoro, quindi il traguardo in Piazza San Marco; o riconoscere l’entusiasmo dei nuovi leader: molti di loro conoscono da poco l’associazione ma sono già entrati nello spirito giusto. La collaborazione tra i volontari è stata ottima, nessuno si è risparmiato, ma la nota da evidenziare è il sorriso con cui si è svolto tutto il lavoro. “Un signore di una certa età mi si è avvicinato a Tronchetto”, racconta Roberta, “mentre distribuivo le mappe, per raccontarmi con tanto orgoglio che sono trent’anni che accompagna il suo gruppo alla manifestazione. Viste le difficoltà organizzative a volte viene voglia di gettare la spugna, ma poi pensi a persone come queste e trovi la carica per impegnarti nuovamente”. Da noi organizzatori è stata notata davvero una grande disponibilità e comprensione dei partecipanti: nessun lamento, nessuna critica, tutti hanno dimostrato di essere entrati nello spirito della manifestazione. Come, poi, descrivere la soddisfazione di vedere alcuni nostri studenti TGS tra le fila dei volontari a bordo percorso, a mo’ di freccia umana fra le calli indicando ai partecipanti dove girare??
Cosa importante, da non dimenticare, è stato il motto della giornata: “Siate Felici!”. Con il punto esclamativo. Manuela ci racconta: “Un partecipante del gruppo che seguivo ha notato il punto esclamativo. Gli sembrava un’imposizione e si è messo a ridere. Io gli ho risposto che secondo me era un giusto connubio. A volte, quando il periodo non è proprio dei più brillanti come, per esempio, quello che stiamo vivendo, è bene anche ricevere una scossa e ricordarci che la gioia e la positività le generiamo noi, non ci provengono da eventi esterni. E come l’unione fa la forza, anche tutta la gioia emanata dalle singole persone domenica ha prodotto una felicità contagiosa. Questo è quello che ho colto alla Su e Zo: persone felici di dare”.