Magazine Cultura

Su l’Avvenire l’inquisitore Salvatore Izzo invoca la censura per Habemus Papa di Moretti. Quel fondamentalismo cattolico che minaccia la libertà di espressione!

Creato il 17 aprile 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

Su l’Avvenire l’inquisitore Salvatore Izzo invoca la censura per Habemus Papa di Moretti. Quel fondamentalismo cattolico che minaccia la libertà di espressione!
Il vaticanista Salvatore Izzo sulle colonne dell’Avvenire: “Il Papa non si tocca: è il Vicario di Cristo, la Roccia su cui Gesù ha fondato la sua Chiesa. Per questo bocciamo al botteghino Habemus Papam di Nanni Moretti. Perché dobbiamo finanziare chi offende la nostra religione? [...] Non mi sembra che regga il solito argomento che dobbiamo conoscere per giudicare: non è che debbo saltare giù dal sesto piano per capire che potrei farmi male. Di motivi per non vedere il film di Moretti ce ne è almeno uno fortissimo, quello che ci hanno insegnato le nostre mamme: ‘Gioca con i fanti e lascia stare i santi’. Non è un bello spettacolo vedere scimmiottare la figura del Capo della Chiesa cattolica con la farsa (per quanto garbata essa sia) dell’elezione impossibile di un candidato fragile e bisognoso di aiuto”. Izzo indica i suoi più che mai soggettivi “motivi per non vedere il film”, che si riducono a un ben misero “gioca con i fanti e lascia stare i santi’”.

Izzo è un diavolo in terra contro Nanni Moretti: “Habemus Papa? L’abbiamo già. Non fidiamoci dei critici cattolici, anche se preti, che lo assolvono (con una ben curiosa giustificazione: Moretti poteva essere molto più cattivo). Bocciamolo al botteghino. Saremo noi a decretare il successo di questo triste film, se ci lasceremo convincere ad andare a vederlo, perché il pubblico laico si annoierebbe a morte e infatti diserterà le sale. E’ su di noi che si fa conto per recuperare l’investimento cospicuo che è stato fatto per ricostruire la Sistina in uno studio. Se vogliamo respirare l’atmosfera del Conclave andiamoci direttamente alla Sistina: per i giorni della beatificazione i Musei Vaticani hanno prolungato l’orario di apertura e dimezzato il costo del biglietto. Perché dobbiamo finanziare chi offende la nostra religione? Non mi sembra che regga l’argomento che dobbiamo conoscere per giudicare: non è che debbo saltare giù dal sesto piano per capire che potrei farmi male. Non è un bello spettacolo vedere scimmiottare la figura del capo della Chiesa cattolica con la farsa (per quanto garbata essa sia) dell’elezione impossibile di un candidato fragile e bisognoso di aiuto”.

Habemus Papam è primo al botteghino nel giorno del debutto in sala con 227 mila euro in 380 copie, tra i 250 mila e i 300 considerando le 460 totali. Per Domenico Procacci che con lo stesso Nanni Moretti lo ha prodotto “è un buon segnale per il cinema italiano in generale, un’attenzione del pubblico non solo alle commedie”. Parlando all’ANSA, Procacci dichiara papale papale: “Negli ultimi tempi si è gridato al miracolo per i risultati delle nostre commedie, e io come produttore di Qualunquemente di Antonio Albanese posso certo dirmi contento, ma i dati di Habemus Papam sono incoraggianti proprio perché testimoniano l’esistenza di un pubblico interessato anche ad altro e se nel film di Nanni ci sono spunti di commedia Habemus Papam è anche tanto altro”.

All’inquisitore vaticanista Izzo gli si risponde qui subito e bene: Nanni Moretti con il suo Habemus Papa lo andremo a vedere in sala, non una e nemmeno due volte, ma tre e anche quattro e cinque e sei e sette volte. E stia pur certo l’inquisitore Izzo che ai Musei Vaticani non daremo un solo baiocco bucato. A ‘sto punto che il fondamentalista cattolico Izzo si faccia pure venire quanti travasi di bile vuole, a me non mi cale.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :