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Su LM 113 una cronaca ragionata dei due incontri con Aino Suhola

Creato il 24 ottobre 2014 da Vivianascarinci

Una parte dell’operato di certa poesia esercita un’azione confinante con quello di certa filosofia anche nella pratica quotidiana. La poesia può ancora parlare alle lettrici e ai lettori di quanto vedono accadere nell’immediato, cioè nell’imminenza di quel primo acchito che tutte e tutti sanno, in cui le circostanze non appartengono a qualcosa di noto perché non le abbiamo ancora elaborate, e non possono momentaneamente rimandarci a qualcosa d’altro, che forse intuiremo solo di lì a poco. La poesia di Aino Suhola pare proprio collocarsi in quell’istantanea, cioè in una zona limbica ma contigua che segna un limite e un contatto tra poesia e filosofia senza porre le due in una dialettica che si possa organizzare per logica. LEGGI TUTTO L’ARTICOLO

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