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Questo fattarello è solo la punta dell'iceberg del leggero malessere che sento in questo momento.
Proseguendo nella lettura della pagina Google - Norme e principi vengo, infatti a sapere che Google sta "eliminando oltre 60 diverse norme sulla privacy in tutti i servizi Google per sostituirle con una normativa unica, più breve e di più facile comprensione. Le nuove norme riguardano più prodotti e funzioni, poiché è nostro desiderio creare un’esperienza d’uso che sia meravigliosamente semplice e intuitiva per tutti i serivizi Google" e fin qui mi sembra, da totale ignorante in materia di norme sulla privacy una cosa anche carina (anche il tema è delicatissimo e iniziano a tornarmi in mente alcune vaghe reminiscenze su facebook e svariati problemi di privacy e diritti d'autore), ma è quando arrivo a leggere una delle caratteristiche del nuovo servizio che mi si rizzano un po' i peletti sulla schiena.
Fonte immagine: GoogleSu misura per te, si legge nella pagina,
"Se accedi al tuo account Google, possiamo migliorare la tua esperienza di ricerca, ad esempio suggerendoti i termini di ricerca o personalizzando i risultati in base agli interessi che hai manifestato su Google+, Gmail e YouTube. Comprenderemo meglio che cosa stai cercando e ti restituiremo i risultati giusti più rapidamente."
Non so a voi, ma a me fa venire i brividi. Non c'è cosa che sopporto di meno sul web di quando un qualsiasi motore di ricerca mi suggerisce i termini da cercare, o di quando mi si ricorda che "gli interessi che ho manifestato" sul web sono monitorati ed utilizzati a vari scopi senza che io me ne renda conto. Ho già espresso qualche tempo fa, in questo post, la mia opinione sulla nuova versione di facebook che pretende di sapere quale notizie possono essere importanti sulla base, evidentemente statistica, di quello che ho fatto in precedenza. Fuffa. Chiacchiere. Trovo insopportabile l'idea di essere spiata e monitorizzata in quello che faccio sul web.
Per carità, so perfettamente che è pratica comune, che di tutto resta traccia e memoria e che qualsiasi virgola sia poggiata sul web mi rende tracciata e tracciabile (direi ricattabile se avessi la coscienza sporca!), ma che di tutto questo scannerizzare, memorizzare, backuppare me ne si dia giusificazione dicendo "Comprenderemo meglio che cosa stai cercando e ti restituiremo i risultati giusti più rapidamente" mi fa anche incazzare. Perchè oltre a sentirmi spiata ora mi sento anche depauperata della mia libertà di cercare quello che voglio con le chiavi di ricerca che più mi sfiziano, andando alla ricerca ogni volta di nuovi percorsi creativi, senza restare incatenata a quello che ho cercato ieri.
Semplicemente mi chiedo: perchè quello che ho fatto ieri dovrebbe essere indicativo di quello che mi interesserà domani?
Limitante, lo trovo limitante. Non faccio della creatività il mio mestiere, anzi, mi considero parecchio poco creativa, ma tutto questo mi fa sentire decisamente tarpata.
E il fatto che per loro questo sia, invece, un valore aggiunto mi fa incazzare ancora di più, perchè, evidentemente, l'utente che hanno in mente non deve essere creativo, non deve essere innovativo, ma deve essere incasellato in categorie già definite dallo strumento (o da chi lo programma).
E il fatto che sia sufficiente un po' di consapevolezza per avere un maggiore controllo dello strumento e rifiutarsi di farsi guidare da lui non mi tranquillizza affatto: ad esempio mi capita spesso di ritrovare inserita in automatico su google l'odiosa funzione Google Instant (funzione che permette di visualizzare i risultati previsti durante la digitazione), io la disinserisco in continuazione, ma per qualche motivo, ogni tanto la ritrovo lì; allo stesso modo non è servito a nulla cercare di far capire a fb che non mi interessa sapere quali notizie lui giudica interessanti per me, dato che le stesse continuano a mostrare il loro bel triangolino in alto a sinistra.
Sarò troppo paranoica?
Mi sento un po' in gabbia... ma forse è l'effetto di una settimana a casa con la nana malata... Mah!
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