“Succede anche ai pesci!”

Da Icalamari @frperinelli

 

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Con questo post ho appena deciso di coniare la

Classificazione: Simple

(Con la quale si segnala una lettura adatta ai cosiddetti “più”.)

Eccomi qua. Volete sapere come ho passato un paio d’ore scarse nel pomeriggio? Sono andata al cinema.

L’ultimo film che ho visto era un cartone, il precedente pure, tanto che quando la giovane fronda (=mia figlia) che mina con le sue intemperanze la placidità dell’habitat che condividiamo (=casa nostra), mi ha chiesto di portare lei e l’amica a vedere “Benvenuto Presidente!” con Claudio Bisio, io, in barba ai miei sogni di ficcarmi sola nel buio di una sala e frollarmi l’anima con, che ne so, l’ultimo di Almodovar o di Salvatores. O di Tarantino. Tutti li sto perdendo, tutti. Ma non la farò lunga. Visti i precedenti, non ho fatto la schizzinosa e ho supplicato “Posso venire anch’io?”

Voglio subito dire che è un film per grandi e piccini. Non si vede una tetta manco a pagarla (e quella che si faceva pagare nel film compare ben coperta in una scena di alta montagna). Le allusioni alla sessualità sono nettamente inferiori in quantità e qualità di una qualsiasi puntata di Zelig. Ecco.

L’altra cosa che volevo dire è: ma vi rendete conto? L’hanno girato due anni fa, due anni fa. (Aspe’, mi spiego meglio:)

Qui c’è un tizio che si fa gli affari suoi, tutto beato nella sua incoscienza, che all’improvviso viene eletto nientemeno che Capo dello Stato. Ma vi rendete conto? Facile prevedere la fine del settennato, ok. Ma entro la conclusione della pellicola nominano pure il nuovo Papa che, voglio dire, due anni fa come potevano immaginare… Mah.

Come ogni buon film di stampo parrocchiale c’è un abuso di nomi illustri sprecati in una pellicola senza pretese, e di macchiette ottime per il cabaret. Ma io, che non sono un personaggio raffinato, ho iniziato subito a ridere tanto, ma tanto, che il signore che mi sedeva affianco si è spostato parecchi sedili più in là per cercare un po’ di pace.

Ergo (=perciò, in latino),

Mi sono gustata come un’ebete questa iniezione di buonismo e allegria, espressi attorno a temi che, attualmente, di allegria non ne ispirano parecchia. In sala infatti, devo dire, erano piuttosto rigidini.

Nel complesso ho assistito al racconto di una favola moderna (il finale non lo preannuncio ma si sa come finiscono le favole), di quelle che hanno dipinte in faccia il senso del loro messaggio nascosto.

Il messaggio che passa, allora, ve lo spiego, è: Colpisci e rinuncia! C’è chi viene eletto apposta per risolvere certe situazioni, fare il lavoro sporco, ma per poco tempo. perché un eccesso di coerenza logora, si rischia l’isolamento. Uno sciroccato come il protagonista “può dare solo una scossa” ma poi deve lasciare il campo a chi è veramente competente (di leggi, di codici, dei problemi di ogni tipo da cui è afflitto il Paese). E ora, le perle:

- “È la vanità che ve frega a tutti quanti”.

- “Pasturare rilassa” (in mancanza d’altro – e basta co’ le pippe, ops. Pasturate, gente, pasturate).

- Il Bioparco di Roma potrebbe non essere un bell’ambientino.

- Se il Brasile e poi la Cina decidono di comprare ciascuno 200 miliardi di debiti italiani al tasso del 2% è una gran bella cosa, da festeggiare. Mah. Ma comunque, se volessimo arrivare a ciò, bisognerebbe cercare di allestire al Quirinale innocui festini a base di Mariuana, dove si ballano e cantano canzoni di Janis Joplin.

Si capisce che mi è piaciuto? Cioè, che mi sono divertita, perché Claudio Bisio è bravissimo, e pure gli altri del cast e poi Kasia Smutniak è anche sexissima, specie tutta vestita di grigio. Che me frega? Non lo so, io ve lo dico. Che poi, la citazione nel titolo “Succede anche ai pesci!” appartiene a una delle poche scene vagamente eroticheggianti dell’intero film, quelle che seguono sono divertenti parodie. Ma Kasia da sola vale più di tanti discorsi. Peccato manchi sempre la controparte maschile, ma vabbé.

- Non ti è piaciuto.

- Sì, ti ho detto.

- E non si è capito.

Per questo ho appena deciso di abortire anche la

Classificazione: Simple

(L’empireo della maturità testuale può attendere)


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