Successo di vendita per le Bibbie salvate dallo tsunami

Da Nippolandia

In Giappone sono andate letteralmente a ruba le Bibbie salvate dallo tsunami che ha colpito il paese a marzo del 2011. La notizia è stata diffusa dall’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede: ”alcune migliaia di Bibbie stampate da una piccola casa editrice erano state ritrovate quasi intatte dopo il terremoto e lo tsunami tra le rovine di un edificio a Ofunato, piccolo centro della provincia di Iwate. Il deposito era stato raso al suolo dalle forti ondate provocate dallo tsunami che avevano allagato la cittadina pochi minuti dopo le terribili scosse telluriche. I libri erano ancora accatastati nella sede della piccola casa editrice in attesa di essere distribuiti ed erano stati ritrovati da alcuni volontari cristiani che erano impegnati nell’opera di sgombro delle macerie. In un primo momento l’editore Masaya Kumagai aveva pensato di disfarsi di tutte quelle Bibbie vendendole a metà prezzo. Invece, era arrivata da Asahikawa, in Hokkaido, un’offerta d’acquisto al prezzo di copertina per tremila volumi da parte di Masahiro Kudo, vice direttore della Fondazione del Museo della Letteratura intitolato ad Ayako Miura, una scrittrice famosa per le sue opere su temi cristiani”. L’editore aveva così commentato la richiesta: “Mi rendo conto che queste Bibbie sono molto preziose: esse dimostrano l’amore di Dio per noi che siamo sopravvissuti”. I volumi rimasti sono stati messi in vendita sul web per Natale e sono stati venduti in poco tempo: “Il successo di vendite della Bibbia ha consentito al titolare della casa editrice di riprendere l’attività e pagare gli stipendi arretrati ai suoi dipendenti. I volumi della Bibbia scampati allo tsunami sono diventati un simbolo di rinascita del Giappone. Chi li ha acquistati, anche se non è cristiano, dimostra di essere orgoglioso di possedere questo testo sacro”. (Fonte: Asca)


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