LA GAZZETTA DEL SUD AFRICA/ IL CONSOLE DE AGOSTINI VA VIA
MA CI LASCIA IL SUO SOGNO: LA SCUOLA ITALIANA DI JOHANNESBURG
CAPE TOWN - “La Scuola Italiana a Johannesburg aprirà i cancelli fra un anno. Un comunicato ufficiale ha reso infatti noto che il contratto per la sua costruzione sui terreni del Club Italiano di Bedfordview è stato firmato giovedì scorso, 1 dicembre.
Si realizza così il sogno del console generale Enrico De Agostini, un sogno che è la sua eredità agli italiani del Sud Africa nel momento in cui si accinge a lasciare questo paese perché il suo mandato è già scaduto da qualche tempo e lui è rimasto soltanto per portare a termine questo progetto. La Scuola Italiana sarà un monumento che impedirà alle generazioni future di italiani in Sud Africa di dimenticare il console generale Enrico De Agostini”. È quanto si legge sulla “Gazzetta del Sud Africa”, portale diretto da Ciro Migliore, che riporta la nota ufficiale sulla firma dell’accordo, sottolineando il ruolo svolto dal Console ora in partenza.
“Dopo due anni di intensi negoziati, giovedì 1 dicembre, al Consolato Generale d’Italia in Johannesburg, è stato firmato l’accordo tra ADvTECH (società proprietaria di 52 scuole private in sud Africa – tra cui il gruppo Crawford), Club Italiano di Johannesburg e Consolato Generale che prevede l’istituzione di Crawford Italia presso il Club.
A partire dal gennaio 2013, quindi, burocrazia sudafricana permettendo, la maggiore comunità italiana del Sud Africa avrà una sua scuola, che, a pieno regime, sarà in grado di ospitare 550 bambini, dalla classe preparatoria (Grade 0) alla settima. Ogni alunno – indipendentemente dalla sua nazionalità od origine – imparerà l’italiano per un periodo minimo di 25-30 minuti ogni giorno. Nei curricula delle altre materie saranno, inoltre, inclusi riferimenti alla cultura italiana e al contributo fornito dagli italiani allo sviluppo di quel particolare settore scientifico, tecnologico, artistico eccetera, nonché al contributo dato dagli italiani allo sviluppo del Sud Africa in 323 anni di storia.
Una degli aspetti più significativi dell’intera operazione è quello finanziario: questa nuova scuola italiana non costerà un centesimo né alla comunità né alle istituzioni italiane. Il gruppo ADvTECH assicurerà, infatti, l’intero investimento iniziale per la costruzione degli edifici presso l’Italian Club di Johannesburg e pagherà un cospicuo affitto al club stesso, risollevandone le sorti.
“La firma di questo accordo segna una svolta epocale per la comunità italiana di Johannesburg, perché le dà un futuro”, ha dichiarato il Console Generale De Agostini al termine della cerimonia. Ed è proprio così. Questa comunità dal passato e dal presente prestigiosi rischiava di estinguersi in assenza di un’istituzione in grado di trasmettere ai più giovani i valori e le tradizioni dei loro antenati.
Oltre ai rappresentanti di Crawford, al presidente del Club Benito Piccoli, ai membri dei comitati esecutivo e dei garanti del Club stesso, erano presenti alla cerimonia di firma anche l’Avvocato Maurizio Mariano e il Sig. Mathew Giuricich, che hanno validamente assistito il Console Generale nei negoziati con la controparte sudafricana e con il Club. Il loro impegno è riconosciuto dallo stesso accordo, che li individua come “elders” cioè garanti della sua attuazione. Presenti anche il presidente del Comites di Johannesburg Salvatore Cristaudi e i consiglieri del CGIE Riccardo Pinna e Pino Nanna, che sin dall’inizio hanno sostenuto questo importantissimo progetto, nonché il Cav. Francesco Angeloni in rappresentanza dell’Ambasciata a Pretoria”. (aise)