Ci sono una bimba di 14 mesi, un’anziana di 105 anni e altri 570 nomi in un primo elenco delle vittime del conflitto civile in Sud Sudan, diffuso in occasione dell’anniversario dell’inizio delle violenze il 15 dicembre 2013.
A presentare l’iniziativa è stata Anyieth D’Awol, coordinatrice del progetto Naming Those We Lost, in italiano “Diamo un nome a chi abbiamo perso”.
“Nonostante dia conto solo di alcune delle vittime – ha sottolineato l’attivista sud-sudanese – la lista riflette l’impatto umano devastante di un anno di guerra nel quale nessuno ha contato i morti”.
Ieri, nel primo anniversario, le Nazioni Unite hanno denunciato, per questo conflitto assurdo, un bilancio di decine di migliaia di morti.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)