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Sudafrica / Licenziamenti di minatori nel Rustenburg

Creato il 06 ottobre 2012 da Marianna06

 

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In Sudafrica continuano diverse agitazioni nel mondo del lavoro,che si traducono poi sistematicamente e quotidianamente in ripetute urlanti manifestazioni di piazza, con cortei non sempre pacifici(più di una volta ci scappa il morto  e/o il ferito) e il pugno duro, in risposta, dalla parte dei “padroni” e delle forze dell’ordine.

E’ quello che è accaduto, ieri, nella regione nord-orientale della Repubblica Sudafricana per conto della multinazionale Anglo American Platinum  e dei minatori ,che  lavoravano nelle sue miniere.

Dopo giorni e giorni di proteste e di scioperi, la società ha drasticamente deciso il licenziamento di ben 12 mila operai.

La motivazione ufficiale dei licenziamenti, data attraverso i “media”, sarebbe quella della mancata presentazione dei minatori alle riunioni dei consigli disciplinari , dopo gli scioperi.

Resta il fatto che, in una situazione di estrema precarietà economica e lavorativa di questi tempi, anche per il Sudafrica, altre famiglie saranno obbligate a patire la fame come già accade in altri contesti ancora più ai margini.

E sappiamo che la cosa non riguarda più la sola popolazione di colore.

Se la Anglo American Platinum  è, sul mercato internazionale, il primo produttore di platino e può permettersi di fare il bello e il cattivo tempo, la Royal Dutch Shell, nella regione di Johannesburg, non è stata e non è da meno. Essa ha bloccato la distribuzione di benzina presso le varie stazioni di servizio, per il timore di conseguenze indesiderate dovute allo sciopero degli autotrasportatori in corso da più di due settimane.

Intanto i poteri politici decisionali stanno a guardare e/o, tutto al più, fanno dichiarazioni di circostanza,stando ben attenti, però, a conservare il favore e le simpatie di un certo loro elettorato in vista delle prossime elezioni.

Il solito populismo a buon mercato. Ieri, oggi, e forse anche domani. Se qualcosa non cambia .

E, pure, in fretta. 

   a  cura  di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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