Le giovani indossavano i gonnellini sponsorizzati dalla birra Bavaria e distribuiti in Olanda insieme alle casse di lattine. Ma il fatto che venissero insistentemente inquadrate dalla regia internazionale ha fatto scattare il sospetto di uno "spot" occulto a detrimento della Budweiser, unico marchio di birra autorizzato a fare pubblicità negli stadi dei mondiali.
Così durante il secondo tempo una quarantina di steward ha circondato le ragazze e le ha portate in un ufficio della Fifa dove la polizia le ha interrogate per sapere se lavorassero per la Bavaria. Dopo tre ore sono state rilasciate ma la polizia continuerà a interrogarle.
Il giornale pubblica anche la testimonianza di una ragazza del gruppo: «Ci hanno detto che stavamo facendo 'ambush marketing'», ovvero pubblicità ad un prodotto che non rientra fra gli sponsor ufficiali di un evento, «ci hanno detto che è contro la legge sudafricana e che ci avrebbero arrestato e tenuto in carcere per sei mesi. Le ragazze piangevano», dice una di loro. Un portavoce della compagnia olandese di birra ha condannato l'accaduto specificando che sulle maglie non c'era nessun 'brand'.
A group of 36 Dutch fans in short skirts were stopped and detained for several hours to "surreptitious advertising" during the match between Holland and Denmark. According to reports the South African 'The Star', 36 Dutch fans with orange clothes provided by a brand of beer were thrown out of the Soccer City in Johannesburg by FIFA officials.
he girls wore skirts sponsored by Bavaria beer in Holland and distributed along with boxes of cans. But the fact that they were persistently backed up by international director has triggered the suspicion of an hidden spot at the expense of the Budweiser beer brand only allowed to advertise in stadiums of the World Cup.
So during the second time stewards surrounded the girls and took them to an FIFA office wher police have questioned to cntrol if they worked for Bavaria. After three hours they have been released but police continue to question them.
The newspaper also publishes the testimony of a girl in the group: "They told us we were doing 'ambush marketing'", or advertising a product that is not among the official sponsors of an event, "we were told that is against the law South Africa and we could be arrested and imprisoned for six months. The girls were crying" tells one of them. A spokesman for the Dutch beer company has condemned the incident stating that there was no mesh on the 'brand'.