Un 17enne ha colpito l’arbitro con una testata a margine di una partita di rugby giovanile a Mookgophong, nella provincia settentrionale del Limpopo (al confine con Botswana e Zimbabwe). La gara era tra le formazioni dell’Hans Strijdom – la squadra in cui gioca il ragazzo protagonista dell’accaduto – e l’Alberton ed è stata giocata lunedì 23 aprile.
L’arbitro, Chris de Beer, durante la partita aveva espulso un pilone dell’Hans Strijdom per una testata rifilata a un avversario in una fase di gioco. Al termine della gara è andato a verificare la correttezza del numero del giocatore espulso ma un compagno di quest’ultimo – pare una seconda linea – gli si è avvicinato e lo ha colpito a sua volta con una testata.
Il giovane è stato prima condannato a pagare una multa di 1.500 rand (circa 150 euro) dal tribunale locale, ma poi ha dovuto affrontare la giustizia sportiva della Blue Bulls Rugby Union: comminati 10 anni di squalifica ma sette sono stati sospesi perché il ragazzo ha la madre malata terminale e la circostanza è stata considerata come “attenuante”. Una decisione che ha fatto infuriare la vittima, l’arbitro de Beer, che ha rassegnato le dimissioni e che ha detto che dopo una simile sentenza gli arbitri saranno meno protetti e che gli episodi di violenza nei loro confronti aumenteranno.