Nella vita si occupa di graphic & product design ma a Carmelo Rizzo, tra i tre finalisti del concorso Sudesign, piace considerarsi osservatore, sognatore e designer.
"Amo indagare la cultura locale dei luoghi nei quali mi muovo per lavoro o per viaggio. Ora sono a Malta, più avanti si vedrà". L'abbiamo intervistato, curiosi di scoprire con quale oggetto di design porterà la creatività al MADEINMEDI 2012.
- Qual è l'oggetto da Lei realizzato e selezionato tra i finalisti della mostra Sudesign?
Si tratta di una semplice cartolina declinata in tre diverse versioni. La grafica e i colori si ispirano a tre dei più importanti prodotti dell’area del Mediterraneo: l’uva, l’oliva e il miele. Il punto forte del progetto è il taglio interno eseguito seguendo le forme stilizzate di questi prodotti e attraverso il quale è possibile osservare le bellezze paesaggistiche e artistiche che il Mediterraneo offre.
- Qual è il suo concetto di Sud? A quale Sud fa riferimento?
Intendo il sud come area geografica che comprende tutti quei territori accomunati da clima, storia, tradizioni, ricchezze artistiche, naturalistiche e gastronomiche. Non è solo sud Italia. Il sud al quale faccio riferimento è fatto di valori, storia e tradizioni antichissime che resistono mantenendosi vive all’interno di un sistema globale complesso.
Queste caratteristiche risiedono nei paesi che si affacciano sul “Mare Nostrum”.
- Da dove nasce l’idea di vedere il Mediterraneo attraverso i suoi frutti?
Ero a Malta, dove attualmente lavoro, seduto su una panchina del lungomare che si affaccia sulla città di La Valletta. Osservavo la bellezza della capitale maltese al tramonto mentre degustavo delle squisite olive locali. Ho capito che i due piaceri non potevano essere distinti in quanto parte della stessa natura. A quel punto ho accostato l’oliva al panorama e da lì è nato tutto...
- Mediterraneo, guardatelo con un altro occhio. E’ questo il concept delle sue cartoline. Con che occhi lo guardiamo, invece?
Lo guardiamo ancora senza renderci conto che i prodotti della sua terra possono avere un ruolo fondamentale per il sud. Il lavoro dei tanti contadini e agricoltori che con dedizione e rispetto si dedicano al mantenimento della cultura gastronomica di questi paesi dovrebbe essere, a mio parere, maggiormente valorizzato. Credo che il futuro del sud risieda nel cibo.
- Il suo progetto non si limita a modificare la visione che abbiamo del Mediterraneo, ma sfora nel web e nella condivisione. Ci racconta in che modo?
La mia idea è quella di creare una comunità internazionale degli “amanti del Mediterraneo”. Basta scattare una foto ad un paesaggio, un monumento o un’opera d’arte puntando l’obbiettivo della fotocamera in corrispondenza del foro della cartolina. Il passaggio successivo consiste nel condividere questa foto sul portale madeinmedi.com e creare, così, un patchwork fotografico. Ho pensato al web come ottimo veicolo in grado di raccogliere il contributo di tutti coloro che con il mio progetto vogliano essere portatori di un bel messaggio.